Dal 14 gennaio fino al 18 marzo appuntamento fisso ogni giovedì alle ore 16 con i “61° Premio Faenza Talks”. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha impedito l’allestimento della tradizionale mostra dedicata al Concorso Internazionale della Ceramica d’arte Contemporanea – Premio Faenza, ma il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza non ha rinunciato al suo consueto evento e ha deciso di presentare le opere selezionate non solo attraverso la pubblicazione di un catalogo cartaceo, ricco di immagini e di spazi dedicati ad ogni artista, ma anche attraverso delle dirette sui suoi canali social Facebook e Youtube. Nel frattempo però, i profili social Instagram, Facebook e Twitter del museo stanno già pubblicando, sotto forma di anticipazione, le fotografie delle opere selezionate al Concorso, accompagnate da una breve biografia degli artisti.
I “61° Premio Faenza Talks” diventano così una grande occasione per il pubblico per conoscere le principali tematiche artistiche contemporanee applicate alla scultura ceramica e per entrare in contatto diretto con oltre cinquanta artisti provenienti da tutto il mondo. Ciascun incontro vedrà coinvolti un numero variabile di protagonisti e alcuni membri della giuria, come Judith Schwartz, Irene Biolchini, Claudia Casali, Ranti Tjan e Alberto Salvadori, che modereranno di in volta in volta il dibattito, mentre il pubblico potrà partecipare in chat, ponendo domande ed esaudendo così le proprie curiosità.
Il primo talk della rassegna è giovedì 14 gennaio alle ore 16: la direttrice del MIC Claudia Casali modera un dibattito che vede la partecipazione degli artisti Safia Hijos, Paolo Porelli, Stephanie Marie Roos e Roy & Ereze Maayan. Safia Hijos è stata selezionata al 61° Premio Faenza per Supernature 10, un’opera che rappresenta il suo giardino interiore, a metà strada tra il vegetale e l’animale. Un’opera perfettamente in linea con le sue precedenti realizzazioni: sculture e installazioni che giocano con la storia della ceramica e si compongono di diverse parti attaccate alle pareti e ai soffitti, divenendo un tutt’uno con lo spazio che le circonda. Paolo Porelli, artisticamente impregnato da anni nella scultura antropomorfa come metafora della realtà, presenta invece RefleX, un’istallazione di 29 sculture in terracotta, la cui smaltatura è stata affidata al maestro ceramista Maurizio Tittarelli Rubboli, l’attuale discendente della storica manifattura Rubboli fondata a Gualdo Tadino nel 1873. I due fratelli Roy Maayan & Erez Maayan partecipano al 61° Premio Faenza con la performance Gioca con Me, parte di una continua ricerca di nuove modalità di creazione, che sfidano i confini tra i diversi media e tra la vita e l’arte. Infine, ultima ospite del primo talk Stephanie Marie Roos e il suo progetto Europa and The Bull, una riflessione sulla costante crescita del razzismo nella politica europea. Un’opera che, come tante altre precedenti, pone al centro l’uomo e la sua identità culturale, avviando un’analisi sociologica che punta a cercare di capire come l’individuo sia alla ricerca dell’identità in una società poco solida.
Il calendario degli appuntamenti di gennaio continua poi giovedì 21 con Irene Biolchini (guest curator MIC Faenza), Victor Agius, T-yong Chung, Louis Frank, Lucy Morrow e Ekaterina Panikanova, e giovedì 28 con Judith Schwartz (Professoressa della New York University), Jacqueline, Bean Finneran, Noemi Iglesias Barrios, Fausto Salvi, Helmie Brugman.
info: micfaenza.org/it, facebook.com/micfaenza, youtube.com/user/MICFaenza