Dylan Luppi è un ragazzo faentino di 21 anni che lavora come fresatore in un’azienda metalmeccanica. Arriva a Faenza alla Casa Famiglia della Gioia, con le sue sorelle, dopo che i suoi genitori si sono separati, e lì comincia a fare musica. Decide di partecipare a X-Factor 2020, un talent, e si fa notare arrivando fino ai bootcamp. Ma anche prima di arrivare alla ribalta televisiva, Dylan, componeva e pubblicava sui social le sue canzoni.
Lo incontriamo, per parlare con un ragazzo della nostra zona della sua esperienza.
La prima domanda è venuta spontanea: cos’è per te la musica? Ti ha aiutato a superare momenti difficili? «La musica è arte. Penso che aiuti molte persone a superare momenti difficili e in certi casi ti salva letteralmente da situazioni complesse e pesanti». Ha poi aggiunto: «Quando canto mi sento spensierato e sento che sto facendo ciò che mi piace veramente e mi rende felice».
Scopriamo che ha deciso di iscriversi al talent per una sfida personale e non si sarebbe mai immaginato di arrivare dov’è arrivato. «La mia famiglia – confida – ha sempre appoggiato la mia scelta di seguire la musica anche se inizialmente era un po’ titubante perché trasformare la propria passione in professione è molto difficile, soprattutto nel mondo della musica».
L’esperienza ad X-Factor per Dylan è stata fantastica, ha fatto amicizia con nuovi ragazzi, e con alcuni di questi è ancora in contatto. Condividevano e condividono lo stesso sogno. «Eravamo carchi di adrenalina ed onorati di stare davanti a quattro giudici di fama internazionale. Quando ho sentito quattro sì mi stavano per cedere le gambe e non credevo fosse vero. In quel momento non ho creduto impossibile arrivare ai live, anche se all’inizio non credevo nemmeno di passare le audizioni».
L’esperienza ad X-Factor è stata per lui una grande occasione per mettersi in gioco e maturare, gli ha insegnato che credere in qualcosa ti ripaga sempre ed è cresciuto artisticamente. Nonostante questo vuole migliorare sia la sua presenza scenica sia la sua tecnica e il suo progetto è cercare di diventare un artista affermato perché vuole far sentire la sua musica e vuole vivere grazie ad essa. L’artista che l’ha spinto a fare musica è Niccolò Morriconi, in arte Ultimo; prendendo esempio da lui ha iniziato a scrivere i testi delle sue canzoni e dopo qualche mese a prendere lezioni di canto e ad andare in studio a registrare.
«X-Factor è stata una grande esperienza e un buon punto di partenza per la mia carriera – conclude Dylan – mi sono iscritto in un momento in cui non sapevo se continuare a fare musica o meno, e dopo il talent ho capito di essere ancora più convinto che la strada giusta è continuare a far crescere e far diventare concreto il mio sogno».
È già una bella storia, ma Dylan spera di essere solo all’inizio.
di Sofia Marchi e Beatrice Santandrea, 3CU, Liceo Torricelli-Ballardini, Faenza