Il cinema del reale torna ad essere il protagonista di Meet the Docs! Film Fest, la rassegna cinematografica forlivese che giunge quest’anno alla sua quarta edizione, proponendo un programma di proiezioni, incontri e workshop dal 15 al 18 ottobre presso la Fabbrica delle Candele. Quattro intere giornate dedicate al cinema documentario che esplora la tematica de “L’invenzione del reale” scelta per questa nuova edizione.
Accanto ai nove film in programma, agli altrettanti incontri con registi, documentaristi, esperti e rappresentanti di alcune realtà locali e nazionali, e ai cinque workshop in compagnia di numerosi esperti, che indagheranno le tematiche di attualità, diritti umani, storia ed espressione artistica, ci saranno quest’anno anche i tre film appartenenti alla rassegna itinerante di Mondovisioni – i documentari di Internazionale.
Ad inaugurare la rassegna giovedì 15 ottobre alle ore 14.30 sarà la videoinstallazione del fotografo Filippo Venturi, Storie dal lockdown realizzata nel corso di questo eccezionale periodo e composta da tre progetti fotografici: Riders at the Time of Coronavirus, un reportage sui fattorini che effettuavano le consegne a domicilio, In Time of Peril, un diario intimo incentrato sul figlio di due anni, Ulisse, e Hotel Coronavirus, una raccolta di ritratti e testimonianze delle persone che, positive al Covid, hanno trascorso la quarantena in albergo. In anteprima al programma di proiezioni alle ore 18.30 c’è il documentario di Luca Magi, Storie del Dormiveglia: un film poetico che racconta la vita degli ospiti del Rostom, una struttura d’accoglienza notturna per senza tetto situata nell’estrema periferia di Bologna. Alle ore 21 invece si apre ufficialmente il festival con Molecole di Andrea Segre, un documentario nato dal lockdown, quando il regista si è trovato bloccato a Venezia dove ha assistito allo svuotarsi della sua città d’origine vivendo presso la sua casa di famiglia, all’interno della quale si è riscoperto ragazzo e figlio.
La seconda giornata di Festival si apre alle ore 16 con Il mondo perduto, una retrospettiva sul grande documentarista Vittorio de Seta a cura dalla Cineteca di Bologna: un programma di sei cortometraggi che raccontano un mondo che c’era e che non esiste più. Alle ore 18 invece Oeconomia di Carmen Losmann inaugura la rassegna di Mondovisioni. Oeconomia svela le regole del gioco capitalistico e rende evidente come crescita dell’economia e profitti siano possibili solo quando ci si indebita. A chiudere la giornata, alle ore 21, sarà il regista Luigi d’Alife che presenta il suo The Milky Way, un viaggio in compagnia dei migranti tra Italia e Francia, tra le montagne innevate di Clavière e Monginevro, ideali per gli sciatori in vacanza di giorno, teatro di paura e pericolo di notte.
Sabato 17 ottobre la giornata si apre con la seconda proiezione di Mondovisioni Reunited di Mira Jargil alle ore 18. Il film racconta la storia di una coppia di dottori siriani e dei loro figli di 11 e 17 anni, separati gli uni dagli altri dalla guerra, e della loro disperata ricerca di ricongiungersi. Alle ore 21 invece Agostino Ferrente, via Skype, e Giulio Sangiorgio, in presenza, presenteranno al pubblico Selfie: vincitore del premio Migliore Documentario 2020 ai David di Donatello, il film racconta la storia di due amici, Alessandro e Pietro, che, attraverso il loro cellulare raccontano la loro scelta di andare contro una realtà all’interno della quale diventare camorristi è un destino segnato fin dalla nascita, rivendicando per loro la possibilità di una vita normale.
Anche l’ultima giornata di Festival si apre con una proiezione firmata Mondovisioni: si tratta di Hong Kong Moments di Zhou Bing, che racconta le storie e i diversi punti di vista di sette persone ritrovatesi al centro delle proteste scoppiate nella metropoli asiatica. Il compito di chiudere invece la rassegna spetta a Silvia Vignato che alle ore 21 presenta il sala il suo Aceh, After, in compagnia dell’aiuto regista Giacomo Tabacco e di Juan Martin Baigorria, direttore della fotografia. Il film è ambientato a Aceh, in Indonesia, al termine della guerra civile che ha portato all’esaurimento dei giacimenti. Aceh è divenuto un paesaggio all’interno del quale vecchie cisterne di gas si alternano a ornaci artigianali e piccole industrie di trasformazione alimentare. In questo contesto vivono Fitri e Lela, che ogni giorno devono fare i contro con i traumi del conflitto civili, delle deportazioni, dei massacri e delle fughe.
Accanto alle proiezioni, i workshop e i momenti di formazione sono parte centrale della nuova edizione del festival: si parte giovedì 15 alle ore 15 con Filippo Venturi e il workshop Scattare per The Guardian durante il quale il pubblico potrà scoprire come realizzare un servizio fotografico capace di incrociare interesse pubblico e valore etico. Il secondo workshop è in programma venerdì 16 ottobre dalle ore 10 alle ore 13: Davide Crudetti, di ZaLab, accompagnerà alla scoperta del video partecipativo, pratica di produzione audiovisiva condivisa che si realizza attraverso laboratori di formazione informale focalizzati sia sul processo di trasformazione sociale sia sul prodotto audiovisivo. Si continua sabato 17 ottobre alle ore 10 con L’impact campaign e l’intersezione tra film e comunità, a cura di Luigi d’Alife, dedicato al cinema documentario come strumento di cambiamento sociale consapevole, e alle ore 14 con Scrivere serie tv per Netflix e le altre piattaforme a cura di Anita Rivaroli, incentrato sulle modalità di scrittura per le webseries. L’ultimo workshop si terrà domenica 18 ottobre a partire dalle ore 10 con Giulio Sangiorgio che terrà il seminario Scrivere per l’online.
Info: www.meetthedocs.it, info@meetthedocs.it, https://www.facebook.com/meetthedocs/. Prenotazioni: http://bit.ly/Eventbrite_MTDFF20; prenotazione videoistallazione info@meetthedocs.it