A Villa Silvia Carducci di Cesena nasce quest’anno un nuovo festival artistico. Il suo nome è FU ME e, dal 31 luglio al 2 agosto, proporrà spettacoli, concerti ed incontri con numerosi ospiti ed artistici, indagando alcune importanti tematiche contemporanee come il femminismo, la Resistenza e i concetti di legalità e illegalità.
La prima serata sarà dedicata alle Storie di donne ed avrà inizio alle ore 19.30 con l’apertura di un’area ristoro, dei mercatini e di alcune installazioni all’interno del parco della Villa. Gli spettatori, prima dello spettacolo, avranno anche la possibilità di visitare il Museo Musicalia e di assistere alle ore 20.40 all’introduzione del festival condotta da Emma Petitti, presidentessa legislativa della Regione Emilia-Romagna, e Simona Ghizzoni, fotografia e artista visuale nonché grande attivista. Il dialogo tra le due donne porterà a riflettere sul corpo e sull’immagine della donna nella società contemporanea e sulle politiche attuate dalla Regione attorno ai temi della violenza sulle donne e della parità di genere.
Dopo questa introduzione politica ed artistica alle tematiche della serata, alle ore 21.30 lo spettacolo di Valeria Perdonò dal titolo Amorosi Assassini. Facciamo finta di niente dai… immergerà gli spettatori in storie di donne del passato e del presente, accumunata spesso da una medesima convinzione che confonde la violenza con il “troppo amore”. Questo viaggio attraverso le storie di madri, nonne e portinaie avrà inizio con la vicenda di Francesca Baleani e sarà accompagnato dalle musiche e dalle parole del cantautore Marco Sforza che riprende anche i grandi del passato: da Esiodo alla Merini, da De Andrè a Gaber passando per Daniele Silvestri, Aristotele, Berkoff e il Trio Lescano.
Al termine dello spettacolo, alle ore 23.30, la cantautrice e scrittrice pesarese Maria Antonietta intratterrà ancora per un po’ il pubblico con il suo concerto di canzoni e letture, condividendo pensieri e riflessioni profonde. Un concerto al femminile guidato dalla memoria di alcuni nomi di donne radicali, impazienti, oneste e spesso antipatiche, che l’hanno ispirata negli anni: le sorelle maggiori Cristina Campo, Etty Hillesum, Antonia Pozzi, Emily Dickinson, Sylvia Plath, Marina Cvetaeva, Giovanna d’Arco.
Il Festival continuerà nella giornata di sabato 1 agosto con Storie di Resistenza: la serata avrà di nuovo inizio alle ore 19.30 e alle 20.40 si potrà assistere al dibattito tra i rappresentati del Centro per la Pace di Cesena e quelli dell’Associazione DEINA, che condivideranno con il pubblico il loro lavoro su memoria e resistenza, focalizzandosi sul progetto “Promemoria Auschwitz”.
Lo spettacolo di Giulia Viana e Giacomo Ferraù dal titolo Le rotaie della memoria avrà inizio alle ore 21.30 e vedrà la partecipazione del Coro Spontaneo Individualista di Santarcangelo. Protagonista del monologo è Albino Calletti, altrimenti conosciuto come “Capitano Bruno”: solo sul palco, Albino racconta la sua vita a partire dagli anni della sua giovinezza fino all’età della maturità, facendo emergere la sua passione e il suo fervore politico. Una passione vissuta come missione e come responsabilità verso se stesso e i propri cari che lo ha portato a vivere numerose avventure: il gruppo giovanile socialista di Castelletto sopra Ticino, il carcere, la guerra in Russia e le montagne dei partigiani. Poi, finalmente, il ritorno a casa. Una vita dedicata alla lotta e alla resistenza, combattute con entusiasmo e con coraggio che testimonia l’umanità di una generazione e che ci spinge oggi a riflettere su noi stessi, sulle nostre scelte e sulle nostre possibilità.
Il concerto che segue lo spettacolo avrà inizio alle ore 23.30 e vede come protagonisti Enrico Farnedi e Lodo Guenzi dello Stato Sociale con Canzoni Resistenti, un concerto pensato per FU ME che ricorderà, racconterà e a tratti celebrerà l’epopea della Resistenza. Partendo dal lavoro dedicato da Farnedi ad alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale avvenuti in Emilia-Romagna, i due artisti dialogheranno tra canzoni originali e cover: da De Gregori a Dalla, passando per la tradizione brasiliana, fino ad arrivare a musicisti del territorio come Eloisa Atti e Giacomo Toni.
Il festival si concluderà domenica 2 agosto con Storie di Il/legalità e con ospite il premio Ubu Tindaro Granata.
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