Il cinema di Paolo Virzì tra film e immagini dal set

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Ella & John - The Leisure Seeker (2017)

In attesa della riapertura di tutti i nostri locali di intrattenimento, continuiamo a passare le nostre serate facendo zapping tra un canale tv e l’altro e sfogliando all’infinito gli archivi delle piattaforme online di cinema. In un momento in cui la sala cinematografica ci manca terribilmente non possiamo fare altro che approfittarne per recuperare vecchi film e approfondire la nostra conoscenza su alcuni importanti registi. Perché allora non dedicarsi a una full-immersion nella filmografia di  Paolo Virzì?

Il cinema italiano e il suo genere prediletto, la commedia, devono molto a questo regista che dal 1994 fino ad oggi offre al suo pubblico pellicole di rara bellezza. Formatosi sotto l’ala degli insegnamenti di Furio Scarpelli, affermato sceneggiature conosciuto nelle aule del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e messosi alla prova nella stesura di script al fianco di nomi come Montaldo, Salvatores, Farina e Giannarelli, fino dal suo film d’esordio La bella vita (1994) Virzì colleziona premi su premi: dal Leone d’argento del Festival di Venezia ai David di Donatello, dai Nastri d’argento ai Ciak d’oro e Globi d’oro.

Una carriera che conta quattordici titoli, con una distanza di uscita in media di due anni tra uno e l’altro, e che gli è valsa a più riprese il titolo di miglior regista italiano contemporaneo. L’esordio con La bella vita (1994) che lo afferma come miglior regista esordiente ai David di Donatello è seguito da Ferie d’agosto (1996), Ovosodo (1997) e Baci e abbracci (1999), che lo rafforzano sulla scena nazionale, confermando il suo primo successo e attirando l’attenzione non solo del pubblico ma anche della critica. La sua incredibile vena ironica applica al racconto l’animo umano che alterna sfumature comiche a tratti più drammatici si affina nelle opere successive My Name Is Tanino (2002) e Caterina va in città (2003), con le quali pone nuovamente al centro i problemi di giovani e adulti nell’affrontare le difficoltà del quotidiano. In questa parabola  N – Io e Napoleone del 2006 rappresenta una sorta di deviazione che lo porta a mettersi alla prova con un film in costume. Una parentesi dopo la quale Virzì torna sulla strada già battuta con Tutta la vita davanti (2008) e La prima cosa bella (2010) che lo porta addirittura ad essere selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar, pur non riuscendo alla fine a entrare nella top 5. A Tutti i santi giorni (2012) segue forse quella che è stata considerata la sua massima vetta, Il capitale umano (2014), un vero e proprio capolavoro in grado di portare nel dramma l’ironia che il pubblico del regista ha già conosciuto ed apprezzato. Uno stile e un successo che si confermano poi con le sue ultime tre realizzazioni: La pazza gioia (2016), il delicato Ella & John – The Leisure Seeker (2017) e Notti magiche (2018).

Il recupero di alcune di queste vere e proprie perle della nostra cinematografia, molte delle quali disponibili nelle principali piattaforme online, può essere accompagnato da una passeggiata dietro le quinte, sui set dei suoi film. Il Centro Cinema di Cesena infatti si è presto attivato, al pari di numerosi altri musei italiani, nel trasferire alcune delle sue mostre dedicate alla fotografia di scena sul portale online di Cesena Cultura. Tra queste figura proprio Paolo Virzì, la commedia e oltre, realizzata nel 2019 a Montpellier in occasione della 42° edizione di Cinemed. La raccolta conta ben trenta fotografie raccolte nel fondo “CliCiak” del Centro Cinema Città di Cesena e realizzate da Italo Tonni, Emiliano Grassi, Marta Spedaletti, Moris Puccio, Philippe Antonello, Gianfranco Mura, Paolo Ciriello, Stefano C. Montesi e Loris T. Zambelli. Immagini che testimoniano la sua presenza sul set, il suo entusiasmo e lo stretto rapporto che instaura con gli attori, mentre lo ritraggono dietro la macchina da presa, dare indicazioni e consigli di recitazione e, perché no, pensieroso davanti a una scena, magari con una sigaretta in mano.