In questi giorni i nostri profili Instagram sono bombardati da dirette non richieste di cucina e workout. Per quelli che vogliono continuare a fare quello che facevano prima del virus – stare seduti e mangiare patatine dal sacchetto – ecco un elenco non esaustivo di serie tv da vedere durante la quarantena.
Downton Abbey (Amazon Prime video)
All’inizio del Novecento una famiglia aristocratica inglese viene turbata da una tragedia che aprirà scenari inaspettati. La prima stagione ricorda un po’ Jane Austen, ma ben presto la serie tv si distacca da questo modello per raccontare il passaggio dalla società aristocratica a una borghese capitalista. Molteplici livelli di lettura: divertitevi a scovarli. Sei stagioni.
Siamo in Germania, la scomparsa di alcuni ragazzi scoperchia un vaso di Pandora pieno di misteri, complotti e vicende personali passate ma irrisolte. Ottima serie per chi ama i viaggi nel tempo, ma che richiede attenzione: mentre la guardate mettete via lo smartphone, o non capirete mai chi è chi nel passaggio da un periodo a un altro. Diffidate di quelli che la definiscono come la copia di Stranger things. Due stagioni.
Un ragazzino scompare e i suoi amici fanno di tutto per trovarlo: dietro c’è un complotto complesso e un progetto sfuggito di mano. Ah, allora è uguale a Dark! No, le due serie partono in maniera simile ma prendono pieghe completamente diverse. Stranger things gioca di più con l’effetto nostalgia e mischia registri diversi: comico, drammatico, horror. Tre stagioni.
Nell’immaginaria cittadina inglese di Broadchurch un ragazzino muore: ma quanto si divertono gli sceneggiatori a far capitare disgrazie ai (pre)adolescenti?! Le vite della piccola comunità sono sconvolte, indagano due poliziotti che sono un po’ l’alfa e l’omega ma alla fine si trovano. Giochi di contrasto tra l’ambientazione apparentemente idilliaca e tutto ciò che succede, oltre a un finale sorprendente, quindi riuscito. Soprattutto, c’è Olivia Colman prima che indossasse le vesti regali. Tre stagioni.
Cambiamo registro, ecco una commedia su due simpatici vecchietti di Hollywood. I due si confrontano con le inevitabili e tragiche insidie della vecchiaia, dalle quali però tirano sempre fuori un risvolto comico. Ottimi i dialoghi, si segue piacevolmente ed è adatta anche ai giovani, nonostante l’età avanzata dei protagonisti. Due stagioni.
L’ascesa di una delle più importanti famiglie del nostro Rinascimento, da Giovanni de’ Medici a Lorenzo il Magnifico. È una serie storica ma molto romanzata, quindi non prendetela come una puntata di Alberto Angela. Il tema principale è la gestione del potere in uno scenario politico estremamente frammentato: attuale, non credete? Due stagioni.
This is us (Amazon Prime video)
Tre fratelli legati da un trauma a cui reagiscono in maniera diversa. Il racconto della loro vita adulta è alternato alla storia della famiglia di origine, vista a colpi di flashback. Scrittura buona e personaggi ben caratterizzati. Chi ha la lacrima facile si munisca di fazzoletti. Quattro stagioni, su Amazon Prime trovate le prime tre.
The Office (Amazon Prime video)
Parodia dell’impiegato americano medio, è una commedia esilarante e coinvolgente. Situazioni paradossali e personaggi a cui vi affezionerete molto facilmente. C’è solo in inglese ma si può sempre sottotitolare: ne vale la pena. Nove stagioni.
La verità sul caso Harry Quebert (Sky)
Serie tv basata sul dal bestseller di Jöel Dicker. Di nuovo genere crime, un omicidio sconvolge una piccola e pacifica città: al centro di tutto finisce uno celebre scrittore, venuto da fuori, prima osannato e poi infangato. Non è la serie del secolo, ma comunque un piacevole intrattenimento. Una stagione.
Se non la conoscete, probabilmente da piccoli siete stati rapiti e rinchiusi in uno scantinato fino a pochi giorni fa. In questo caso, spero che stiate bene e sia tutto a posto: ora mettetevi comodi e recuperatela. Dieci stagioni.