Le opere shakespeariane sono tra le più rilette, riadattate, reinterpretate di tutto il patrimonio letterario. La ragione è semplice: nonostante il passare dei secoli, certe cose non cambiano mai, prima di tutto l’essere umano. Certe inclinazioni, pulsioni, desideri, paure Shakespeare le aveva capite e raccontate troppo bene. Di questi numerosi riadattamenti fa parte anche l’Amleto di e con Michele Sinisi che sarà sul palco del Teatro Testori mercoledì 11 dicembre alle ore 21.
Una riscrittura che trasforma la famosa tragedia in un soliloquio che vede sul palco un uomo solo, Amleto, costretto a rivivere in totale solitudine la sua vita. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude e l’attore della compagnia girovaga non ci sono più o forse non ci sono mai stati, ma i fatti gli sono comunque raccontati dal fantasma di un padre dalla presenza talmente ingombrante da apparire reale. Nonostante tutto, davanti a quelle sedie vuote, a quei silenzi indifferenti, Amleto deve prendere una decisione e risolvere l’enigma della sua esistenza e della sua morte.
Un uomo solo sul palco che ci ricorda come nonostante i tutti i consigli, gli aiuti, le innumerevoli facilitazione di cui possiamo godere, quando scegliamo, e quando moriamo, siamo soli davanti a noi stessi.
Mercoledì 11 dicembre, Amleto, Teatro Testori Forlì, ore 21 – info: teatrotestori.it