FIDELIO AL COMUNALE, L’UNICA OPERA BEETHOVENIANA IN PRIMA ITALIANA

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Fidelio_Leonore-Simone Schneider_Marzelline-Christina Gansch_@Arno Declaire

In attesa del 2020, anno delle celebrazioni per il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, il Teatro Comunale di Bologna ieri sera – e in programma sino al 16 novembre – ha omaggiato il compositore di Bonn proponendo la rappresentazione inedita in Italia del Fidelio l’unico lavoro di Beethoven per il teatro musicale nonché titolo molto rappresentato al di là delle Alpi ma poco diffuso nei cartelloni italiani.

Lo spettacolo, rappresentato per la prima volta in Italia, frutto di una coproduzione internazionale con la Staatsoper di Amburgo, ha emozionato e riscosso il plauso del pubblico, attento partecipe di un esecuzione potente e dagli effetti scenografici espressione di movimento, spazio e tempo.

La regia, firmata dal regista svizzero Georges Delnon è in continuo divenire, oltre lo spazio c’è il bosco e si leggono dettagli, simbolismi che attraversano le scene e riferiscono del passato, dello spirito di libertà e di indipendenza della rivoluzione giacobina, della liberazione dell’Austria ma anche delle vicissitudini e ricostruzione della Germania del secondo dopoguerra, rappresentata con i costumi degli anni ’70 a significare la liberazione di Berlino dal pericolo e dove non mancano, per l’occhio più attento, riferimenti alla pellicola “La vita degli altri”.

Fidelio_Don Pizarro-Lucio Gallo_Ph, AndreaRanzi-StudioCasaluci

Fidelio è la storia incredibile di una donna, Léonore, che si traveste da uomo per introdursi in una prigione non lontano da Siviglia per salvare il marito Florestan, ingiustamente incarcerato dal perfido Don Pizarro perchè reo di aver combattuto per la verità. Un intreccio che ben sintetizzava ideali cari a Beethoven come la forza dell’amore coniugale, il trionfo del bene e della giustizia sulla tirannia, in una serie di peripezie che conducono al lieto fine.

Fidelio – parafrasando il regista – appartiene alla cultura tedesca, l’opera nata per festeggiare i principi di libertà e indipendenza, adattata al nuovo secolo, è l’emblema della Germania del dopoguerra”.

Fidelio_Marzelline-Christina Gansch_Staatsoper Amburgo_Arno Declair

A dirigere l’unica esperienza operistica di Beethoven è chiamato l’israeliano Asher Fisch. L’opera ha circa duecento anni, arrivata a noi nella sua terza e definitiva stesura, considerata talmente difficile sia nell’esecuzione che nel canto da essere definita dallo stesso compositore come frutto di un percorso lungo e travagliato: «Di tutte le mie creature, il Fidelio è quella la cui nascita mi è costata i più aspri dolori, quella che mi ha procurato i maggiori dispiaceri. Per questo è anche la più cara; su tutte le altre mie opere, la considero degna di essere conservata e utilizzata per la scienza dell’arte».

Quattro i momenti di apoteosi della musica di Beethoven: il quartetto iniziale, la grande aria di Léonore, il coro dei prigionieri e la grande aria di Florestan, fanno dell’opera un’immancabile appuntamento con la bellezza.

FIDELIO
Teatro Comunale di Bologna
dal 10 al 16 novembre 2019
Opera in due atti
Musica di Ludwig van Beethoven
Libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke

www.tcbo.it