Atlante dei margini, delle superfici e dei frammenti. Il titolo, di questa edizione di Selvatico, la numero 14, come sempre è qualcosa più di un motto o di una sintesi. Si tratta di un titolo programmatico proposto dal curatore Massimiliano Fabbri come una chiave di lettura e come indicazione dello sguardo sia agli artisti invitati, sia allo spettatore. Come sempre la grande mostra collettiva – che quest’anno coinvolge ben 50 artisti – si snoda lungo un percorso poco battuto dalle rotte dell’arte contemporanea attraverso i piccoli musei della Bassa Romagna: il Museo Civico di San Rocco di Fusignano (inaugurazione 26 ottobre, ore 18), il museo Varoli di Cotignola (inaugurazione 27 ottobre, ore 16) e il Museo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo (inaugurazione 10 novembre, ore 18) oltre a «case sonnambule, palazzi disabitati e negozi sfitti» e ha la finalità di creare un territorio di incontro, una comunità intorno all’arte contemporanea e un dialogo con gli spazi della storia. «Selvatico – spiega il curatore – è una risposta visiva aperta, doppia, sfaccettata e molteplice, che si affida agli sguardi di una moltitudine di artisti di varia provenienza geografica e anagrafica, con percorsi, vite e storie differenti, scelti e invitati perché in risonanza, vicinanza e sintonia con le domande rilanciate dalla mostra. Gli artisti chiamati qui a raccolta, in forme e modi differenti, possono essere ricondotti a un ambito di convergenza comune: la dimensione artigianale». Tra disegno, scultura, ceramica, collage, ricamo, fotografia, incisione e pittura, Selvatico disegna un percorso espositivo che il curatore paragona alla «forma complessa e frastagliata di un arcipelago, o di una ricca e complessa costellazione punteggiata da piccole personali». La visita avverrà come una sorta di gioco di rimandi che coinvolge lo spettatore a trovare un proprio ordine di senso tra le immagini, i pensieri e gli artisti.
A Fusignano la mostra “Selvatico/Atlante” inaugura sabato 26 ottobre alle 18 al Museo civico San Rocco. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 12 gennaio 2020, vede la partecipazione di undici artisti. All’ingresso, al primo piano, a mettere ordine e dispiegare in un solo colpo d’occhio quel che si troverà in mostra e nelle sale, c’è una parete su cui è allestita una quadreria composta da un disegno a testa per ciascun autore presente: schizzi, progetti, appunti sparsi, disegni finiti o incompleti. La carta come membrana sensibile e il disegno come una delle spine dorsali di questa mostra, non a caso una delle cose che qui si incontrano subito, prima che il percorso si ramifichi, proponendo e aprendo varie direzioni, piste che si riprendono poi e intrecciano come fiumi carsici nel dispiegarsi circolare del percorso espositivo.
La mostra ospita le opere di: Alessandro Finocchiaro, Giulio Catelli, Paolo Maggis, Michele Bubacco, Matilde Baglivo, Federica Poletti, Valentina Biasetti, Nero/Alessandro Neretti, Andrea Salvatori, Dem, Ilaria Margutti.
Domenica 27 ottobre la mostra inaugura, alle 16, al museo civico Varoli di Cotignola. L’esposizione, che sarà aperta fino al 19 gennaio 2020, si irradia a partire dal Museo civico, ramificandosi dentro a una serie di spazi recuperati per l’occasione, tra edifici storici, case vuote e negozi sfitti che si affacciano principalmente su corso Sforza, la via del museo, che ha sede nell’antica casa degli Attendoli, a pochi passi dal fiume Senio, teatro e argine quest’ultimo di una lunga battaglia che mise sotto assedio il paese durante la Seconda Guerra mondiale.
Qui trentuno artisti e cinque spazi espositivi per una mostra che ruota intorno al museo dedicato a Luigi Varoli (1889-1958) che fu molte cose insieme, pittore, scultore, musicista, conservatore, uomo giusto, maestro ed educatore, e alla scuola Arti e Mestieri. Selvatico, da questa energia al tempo stesso centripeta e centrifuga, riparte, portando l’arte contemporanea, non solo genericamente in provincia, ma davvero ai margini e confini, nella periferia e campagna piena, nutrendola con nuovi incontri e relazioni e, viceversa, nutrendo gli artisti con pratiche non somiglianti ad altro.
Nella tappa cotignolese espongono: Chris Rocchegiani, Thomas Scalco, Mattia Noal, Elena Hamerski, Ilaria Cuccagna, Elisa Bertaglia, Fabio Romano, Matteo Lucca, Francesco Geronazzo, Silvia Vendramel, CaCO3, Giorgia Severi, Chiara Lecca, Giulia Manfredi, Alice Padovani, Luca Piovaccari, Giovanna Sarti, Valentina D’Accardi, Federico Guerri, Giovanna Caimmi, James Kalinda, Manuela Vallicelli, Ettore Frani, Chiara Enzo, Alice Faloretti, Giacomo Modolo, Milena Sgambato, Maurizio Bongiovanni, Sarah Ledda, Barbara Fragogna, Elisa Muliere.
26 ottobre – 12 gennaio 2020, Selvatico 2019/Atlante. Fusignano, Museo civico San Rocco, via Monti 5; Cotignola, Museo civico Varoli, corso Sforza; Villanova di Bagnacavallo, Ecomuseo delle Erbe Palustri, via Ungaretti 1. Info: 0545 908879 / 3204364316