Torna in Fiera a Forlì dal 25 al 27 ottobre 2019 “VINTAGE! La moda che vive due volte”. Questa edizione vedrà, grazie agli archivi di A.N.G.E.L.O. Vintage Palace di Lugo di Romagna, l’allestimento di una mostra inedita che celebra il “Kaiser della Moda”: Karl Lagerfeld. Una retrospettiva, allestita all’ingresso dei padiglioni espositivi, che omaggia l’eredità artistica di un geniale e visionario esteta scomparso il 19 febbraio di quest’anno.
La mostra si concentra sul percorso creativo di Karl Lagerfeld a partire dall’impronta che seppe dare alla moda sin da giovanissimo, all’inizio della sua feconda attività. Un percorso che attraverso abiti ed accessori rappresentativi del suo personalissimo stile, racconta lo sviluppo che “l’imperatore” seppe dare a maison quali Chanel (che portò a consacrazione), Fendi, Chloe, affascinando top model e “dive” quali Claudia Shiffer, Madonna, Kyle Minogue e, da ultima, Kaia Gerber.
Karl Lagerfeld è stato una vera e propria icona, fonte di ispirazione per l’intero universo della moda, per il suo approccio allo stile innovativo e caratteristico, per la sua capacità di superare i confini della moda sconfinando nell’arte dell’illustrazione e della fotografia, fino allo styling e all’editoria.
Amava dire «la moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirare su il morale», nacque il 10 settembre del 1933 ad Amburgo da Otto, imprenditore nel campo di prodotti caseari, ed Elizabeth Bahlmann, un tempo commessa in un negozio berlinese. Ad appena 14 anni, Karl si trasferì a Parigi per studiare arte e disegno visto che, già giovanissimo, il suo talento era sotto gli occhi di tutti. E nel 1954 arriva la prima conferma: vince il neonato Woolmark Prize, ancora oggi uno dei riconoscimenti più ambiti nello scenario mondiale della moda. Pierre Balmain lo scelse come assistente, poi fu la volta di Jean Patou per cui disegnò, per cinque anni, la haute couture.
Una carriera folgorante, la sua, e come potrebbe essere stato altrimenti. Nel 1965 avviò il sodalizio ventennale con la maison Chloé, per poi iniziare, nel 1972, a creare al fianco delle sorelle Fendi.
Ancora una volta, nel 1983, le cose cambiarono nuovamente. Ad appena dieci anni dalla scomparsa di Coco Chanel, la sua mente geniale venne scelta per rendere la maison della doppia C nuovamente di moda. Una sfida che il kaiser, soprannominato così per il suo aspetto granitico, accettò e fece sua fino alla fine, vincendola su tutta la linea. Puntando sui simboli della maison riuscì a svecchiarli al punto da renderli icone pop, ammettendo di sapere che Coco avrebbe odiato le sue creazioni eppure lui, sempre, desiderava proiettare se stesso così come il suo lavoro verso il futuro. E così Chanel, sotto il Lagerfeld pensiero, tornò a essere una delle griffe più desiderate di sempre, con la 2.55 al braccio delle it girl di tutto il mondo. Per non farsi mancare nulla, negli anni Ottanta lanciò il suo marchio omonimo per poi congelarlo nel 1998 a causa dei troppi impegni come direttore creativo. Nel 2011 tornò con la linea Karl, grazie al sostegno del fondo Apax, a cui si affiancò, nel 2012, la griffe Karl Lagerfeld Paris.
Una figura che trascende i canoni di ogni convenzione o classificazione e che si è guadagnata fama imperitura al pari della sua maison e di quelle di cui è stato direttore creativo.