L’Ombrellone e la Medusa: la fiaba musicale al sapore di salsedine di Christian Ravaglioli

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Una storia d’amore estiva al sapore di salsedine, un po’ folcloristica e un po’ sognante, marittima nei tratti e nostalgica nell’intenzione. Una fiaba musicale per orchestra e voci recitanti, nata dalla fantasia di un talentuoso compositore romagnolo. Si chiama L’Ombrellone e la Medusa ed è il singolo che anticipa il nuovo album del ravennate Christian Ravaglioli, musicista polistrumentista, compositore e arrangiatore che vanta collaborazioni con teatri di fama mondiale e ha lavorato con artisti del calibro di Vinicio Capossela, Jovanotti, John De Leo, Anna Oxa, Marc Ribot, Calexico, David Riondino, Sarah Jane Morris, solo per citare dei nomi.

Il singolo – un’opera musicale della durata di 21 minuti – è disponibile dal 2 luglio sulle principali piattaforme digitali e anche su supporto fisico, in formato libro, con copertina brossurata contenente disegni originali e il cd con il racconto musicale. Prodotto da Raffaele Montanari e Christian Ravaglioli per PMS Studio, è accompagnato dall’uscita di un libro illustrato con disegni di Agnese Ugolini, in tiratura limitata nella versione cartacea e disponibile anche nella versione download digitale.

A narrare questa storia d’amore fantastica fra una medusa e un ombrellone sono le voci di artisti illustri come David Riondino, Eliana Miglio, Lorenzo Cerelli e Sarah Jane Morris, mentre le parole sono del poeta romagnolo Luca Gaviani.


L’organico orchestrale è dell’Istituto ISSM G. Verdi di Ravenna, che sposa e co-produce il progetto. Partecipano il coro di voci Bianche della Scuola Primaria F. Mordani diretto da Anna Maria Storace (attualmente direttrice dell’istituto G.Verdi di Ravenna), che segue anche la supervisore di tutta la storia fantastica, e il Coro di Voci Bianche di Pieve Cesato (Ra) diretto da Daniela Peroni.

La musica e l’arrangiamento orchestrale di Christian Ravaglioli contengono tutti i colori, le melodie e le atmosfere della tradizione italiana. Tamburelli del sud Italia, ritmi e percussioni folcloristiche, suoni di strumenti come il marranzano o il putipù si intrecciano a un organico orchestrale classico, ridotto a 30 elementi.

“E con l’estate arrivano le vacanze, i turisti e gli amori estivi, spiaggiati su qualche riva sovraffollata e schiumosa, le onde d’altronde si ripercuotono stanche come percussioni lente su granelli bagnati – si legge nella presentazione del nuovo progetto di Christian Ravaglioli -. Che pazienza i bagnasciuga, a vedersi calpestare da tribù di Homo ludens. In questo scenario decadente e digradante ecco stagliarsi come un orizzonte questa storia preziosa e unica. Volete musica colta, eccola. Volete un tormentone, eccolo. Volete un libro illustrato, eccomi. Volete un volo pindarico, eccoci. Sotto l’ombrellone, un’emozione. Un accostarsi ‘ecologicamente’ e ‘ego logicamente’ alla visione di un idillio senza finzione; una frizione fra due esseri che, perché diversi, si attraggono come due versi in rima baciata. Sarà la sciarada accaldata di Ferragosto, se l’ombra farà posto al sole e solo la medusa è adusa e mi usa il cuore. Fiaba musicale fra muse e cicale, mare d’arrampicare, la mia anima e la sua mania. E allora auscultate il calore di passioni, preparate le vostre orecchie di conchiglia alla meraviglia, abbiate le pretese giuste questa estate. Vogliate estasi e non solo stasi. La spiaggia non sarà più la stessa. Prenotate la notte e luce del cielo sarà loquace solo nell’acqua salata. Buon ascolto, buona lettura e buona vita”.

Il nuovo disco dell’artista ravennate, in uscita a metà luglio, si intitola Acufenia ed è un viaggio onirico in un paese immaginario ispirato dalla parola “acufene” (da dizionario, il fischio alle orecchie). Il mondo fantastico dell’opera di Ravaglioli è scandito in tre atti di dantesca memoria: Paradiso, Purgatorio, Inferno. Nel primo atto troviamo un Ave Maria affidata alla voce lirica di Rosita Frisani, che duetta anche nel brano “Scenica” insieme ad Alessandro Falco, primo clarinetto del Teatro comunale di Bologna. Nel Purgatorio, secondo atto, abbiamo la fiaba, mentre nel terzo e ultimo atto sono inserite le musiche, scritte e registrate da Christian Ravaglioli con i ragazzi del laboratorio di composizione, tenuto presso l’ istituto ISSM G. Verdi di Ravenna, durante l’anno accademico 2016/17. Le musiche sono state donate alla “Chiamata Pubblica” per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, produzione Ravenna Festival in co-produzione con Ravenna Teatro e Teatro delle Albe, e utilizzate per L’Inferno di Dante 2016/17 dal compositore Luigi Ceccarelli.
Il tutto è condito con tracce chiamate “Acufeni”, suoni ottenuti da vari sintetizzatori analogici.