L’estate bolognese si prepara quest’anno ad accogliere una novità: la prima edizione di ZED, il Festival Internazionale di Videodanza che si terrà dall’1 al 13 luglio. Il Festival nasce dalla collaborazione tra la Compagnia della Quarta che lo organizza, l’Alma Mater Studiorum/DAMSLab e ITC Teatro /Teatro dell’Argine, mentre la direzione è a cura di Mario Coccetti. Il tema portate sarà il concetto di Limen, inteso come soglia, zona fluida di passaggio tra diverse forme artistiche, spazio liquido in cui una forma si confonde con un’altra, creandone una nuova. L’inaugurazione si terrà giovedì 4 luglio alle 19.00 al Teatro Comunale di Bologna: dopo un brindisi seguirà musica live sulla terrazza, mentre il foyer ospiterà la performance Border di S Dance Company.
L’obiettivo del Festival è quello di conferire alla videodanza la stessa qualifica di linguaggio artistico di cui godono altre pratiche: si tratta infatti di una creazione video dove la coreografia è utilizzata come principale linguaggio espressivo. In questo progetto, Bologna è stata scelta come punti di partenza per creare un partenariato nazionale e internazionale per la circolazione di performance, artisti e idee. La città di Bologna si fa dunque centro di attrazione per la costruzione di una struttura che ospita e lavora sui temi della videodanza e permette al pubblico di avvicinarsi a questa disciplina attraverso percorsi innovatiti e formativi per i più giovani.
Dall’1 al 13 luglio Bologna ospiterà sette performance dal vivo, quattro progetti di formazione, quattro incontri tematici di carattere educativo e divulgativo, quattro postazioni video in diverse zone della città. Numerose anteprime esclusive, cortometraggi e ospiti internazionali permettono agli spettatori di vivere una nuova esperienza immersi all’interno di questo nuovo linguaggio artistico, che unisce il linguaggio del corpo in movimento con la creatività, l’espressività e il racconto.
Ad ogni compagnia selezionata per prendere parte a questa prima edizione è stato chiesto di presentare tre lavori: una breve performance urbana pomeridiana (aperta a tutti, ad ingresso gratuito), uno spettacolo live serale e un’opera di videodanza da proiettare al termine dello spettacolo. Tra queste, la compagnia Equilibrio Dinamico/Roberta Ferrara mercoledì 10 luglio presenta la loro performance Simple Love di Roberta Ferrara sul tema dell’Amore e dell’Arte di essere fragili. Lo spettacolo serale alle ore 21.45 presso l’ Itc Lab si compone invece di più creazioni: Nunc di Gaetano Montecasino, Walking and Talking, coreografato da Jiří Pokorný, The Island con Silvia Sisto e Nicola De Pascale, regia di Roberta Ferrara. Il loro terzo lavoro Home Sweet Home, opera di videodanza sulla Natura, diretta da Roberta Ferrara, verrà presentato in anteprima europea. Ospite del Festival sarà anche il Collettivo QBR/Alain El Sakhawi, che ha scelto la sede del Museo Civico Archeologico di Bologna per presentare, venerdì 12 luglio ore 18.30, la performance, site specific, 2019, di Alain El Sakhawi. Tra i lavori della compagnia anche La cité des Tiroirs di e con Alain El Sakhawi e Valeria Zampardi (giovedì 11 luglio alle 21.45 al DAMSLab Teatro) e le tre opere di videodanza di Alain El Sakhawi: La Démiurge#1, We no longer wait for the barbarians, Untitled. Per concludere, il Festival ospita anche la Nua Dance/Nues Gil Cortes, con le performance Elastic Duo, che mescola umorismo e estrema fisicità (giovedì 11 luglio alle 18.30 DAMSLab foyer), Left diretto da Neus Gil Cortes, incentrato sull’auto-giudizio, sull’auto-deprecazione e sull’insicurezza (venerdì 12 luglio alle 21.45 -Teatro Arena del Sole) e l’opera di videodanza Quimera, ispirata al Don Chisciotte di Cervantes (venerdì 12 luglio alle 21.45 -Teatro Arena del Sole).
Accanto alle performance, il Festival propone anche momenti di riflessione e approfondimento per fornire strumenti di lettura della videodanza, con la consulenza scientifica di Elena Cervellati e di Enrico Coffetti. Il primo incontro si terrà venerdì 5 luglio con Focus Giappone e si prosegue lunedì 8 luglio con Qui e ora, un’indagine sulle recenti produzioni della danza dal vero. Martedì 9 luglio il focus sarà Coreografico Elettronico, sulla produzione italiana alla luce dell’esperienza del Coreografo Elettronico a cura di Vito De Bernardi, Noemi Massari e Letizia Gioia Monda. Per concludere, giovedì 11 luglio No Borders, paesaggi e spazi reali ed irreali della videodanza a cura di Elena Cervellati ed Enrico Coffetti.
ZED lascia spazio anche alla formazione pratica promuovendo workshop rivolti a professionisti e giovani tra i 12 e i 24 anni. Gli incontri si terranno presso le sedi di Artedanza, Almadanza e Ruiballet, e sono tenuti da Paulina Ruiz Carballido, Chrysanti Badeka e Lucia di Rienzo. A concludere il ciclo di formazione sarà l’incontro con Neus Gil Cortes, e il suo workshop di danza contemporanea incentrato sulla tecnica di delicate beast. Al termine, i laboratori prevedono la creazione di brevi opere di videodanza che saranno presentati durante il Festival.
Inoltre, a partire dal 5 luglio e per tutta la durata del Festival, cinque postazioni scelte presenteranno al pubblico diversi esempi di videodanza provenienti da tutto il mondo. Al DAMSLab ci sarà una selezione delle miglio produzione di videodanza messicane presentate da Agite y Sirva – Festival Itinerante de Videodanza. Presso la Sala conferenze della Frigerio Viaggi quattro cortometraggi appartenenti al progetto In Motion, una serie di corti dedicata a coreografi scozzesi che lavorano a progetti di videodanza a cura di The Work Room. Per finire, la Sala Tondelli di Teatri di Vita ospita una selezione di videoproiezioni sul Giappone a cura di Elena Cervellati, tratti da dell’Archivio Kazuo Ohno e Cro.me, libera Associazione Culturale, operante nel campo della documentazione dei processi creativi e dei prodotti dell’arte della scena.
Il Festival si chiude sabato 13 luglio alle ore 19.00 presso il Cassero LGTBI con un party all’interno della rassegna “L’altra sponda”, mentre alle 21.00 Zed Festival e BlaubArt dance Webzine incrociano le loro programmazioni proponendo alla città di Bologna la proiezione in anteprima del film Maguy Marin. L’urgence d’Agir. Saranno presenti Maguy Marin, il regista David Mambouch e il critico di danza Carmelo Antonio Zapparata.
Dall’1 al 13 luglio, ZED, Bologna – info: Tel. 328.8318267, www.zedfestival.org