Si può raccontare un Museo quasi senza parlare delle opere che conserva o delle iniziative culturali/promozionali organizzate? E, nonostante tutto, realizzare un documentario di tal successo da costringere la produzione a programmare di gran carriera una replica nazionale? Ebbene, questo accade giovedì 16 maggio in alcune delle sale cinematografiche che, solitamente, ospitano i film d’Arte di Nexo digital e dove si rivedrà “Museo del Prado – la Corte delle meraviglie”. Da consigliare pure a chi ha fatto parte degli annuali 3 milioni di visitatori.
Nei tre giorni di programmazione (15, 16 e 17 aprile) la pellicola, che celebra i 200 anni d’una delle maggiori raccolte al mondo, ha superato i 226mila Euro di incasso e registrato un livello di gradimento notevole. Risultati eccezionali, questi, per un prodotto ‘di nicchia’, ad altissima densità intellettuale -pur con un linguaggio divulgativo molto agile – e fortemente innovativo nell’impostazione generale. Insomma, che si trattasse di operazione coraggiosa, la produzione era consapevole, al punto da concedere alla regìa una presenza che lasciasse gli spettatori senza fiato garantendo, anche ai non cinefili, una certa qualità artistica. Ecco quindi, in veste di narratore, un Jeremy Irons talmente bravo da suscitare, più che ola ormonali, sincera ammirazione. E’ lui ad accompagnarci in visita ‘nel’ Museo, perché le opere si vedono però si parla molto più dell’universo-Prado che degli 8.000 pezzi conservati…
Preziose le testimonianze di chi ci lavora dentro, ma anche di altri, inattesi, ospiti tra cui perfino una danzatrice di flamenco. Qualcuno ha avvertito, nella scrittura del film, l’eco di Philippe Daverio, proprio per il metodo induttivo, globale, talvolta indiretto: raccontare la storia dell’edificio, gli eventi politici e sociali che l’hanno motivato e realizzato partendo addirittura dalla nascita della Spagna come nazione. Poi l’eccezionale legame con l’Italia, andando a finire a Napoli e Venezia per capire i criteri di scelta delle opere in collezione e cogliere le tracce degli artisti presenti.
Già, il catalogo degli autori:“Praticamente tutti maschi – in proposito, il commento della regista Valeria Parisi, esperta nei temi d’arte- mi aveva colpito che vi fossero solo 2 o 3 donne, e così ho pensato ad un film ‘al femminile’. Il soggetto infatti è di Didi Gnocchi e al montaggio c’è Valentina Ghilotti.”. Co-sceneggiatrice, insieme alla Parisi, Sabina Fedeli dal curriculum zeppo di altri ottimi lavori di settore (“Hitler contro Picasso e gli altri” l’ultimo, uscito l’anno scorso).
Per il suo compleanno il Museo madrileno si è quindi lasciato celebrare da un documentario tutto italiano sia sotto l’aspetto tecnico-creativo che concreto, visto che la produzione è di ‘3D’ con Nexo, sostenuta da Intesa S.Paolo e Sky Arte.
L’ultima parola a Pablo Picasso (ma andate a scoprire al cinema perchè…): “L’arte spazza via dall’anima la polvere della vita quotidiana”.
Monica Andreucci
“Museo del Prado – la Corte delle meraviglie”- 90 minuti: le luci in sala, nell’area “Gagarin”(solo due le strutture che proietteranno la replica) si spengono ore 21 al Cinema ‘Astoria’ di Forlì -0543 60064; a Cesena, Cinema ‘Eliseo’ -0547 21520, alle 20,30.