THOMAS STRUTH, TRA NATURALE E ARTIFICIALE

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Thomas Struth, Cappa chimica, Università di Edimburgo / Chemistry Fume Cabinet, The University of Edinburgh, 2010 C-print, 120,5 x 166,0 cm © Thomas Struth

La Fondazione MAST presenta Nature and Politics, una delle più importanti monografiche mai realizzate in Italia dedicate a Thomas Struth. Classe 1954, originario di Gheldria, in Germania, Struth è stato tra i protagonisti della celebre Scuola di Düsseldorf, cenacolo di artisti riuniti dall’insegnamento di fotografia dei mitici Bernd e Hilla Becher alla Accademia di Belle Arti della cittadina tedesca, assieme ad altri grandi nomi della scena artistica contemporanea come Andreas Gursky, Candida Höfer, Thomas Ruff. Eclettico, Thomas Struth nel tempo ci ha abituato a una ricerca mobile, in continuo divenire, dando vita a ritratti unici della società contemporanea. Negli ultimi anni il suo interesse si è spostato sull’indagine tra naturale e artificiale, girando centri di ricerca scientifica e industriale sparsi in giro per il mondo. Fino al prossimo 22 aprile, Nature and Politics racconta di questa nuova ricerca con 25 grandi immagini che ci accompagnano in un viaggio attraverso laboratori di ricerca spaziale, impianti nucleari, sale operatorie e piattaforme di perforazione.

Thomas Struth, Albero bronchiale con struttura di supporto / Bronchial Tree with Support Structure, MMM, Wildau 2016 Inkjet print, 77,9 x 114,9 cm © Thomas Struth

«Con la consueta precisione e meticolosità e con una spiccata sensibilità estetica – racconta Urs Stahel, curatore della mostra – Thomas Struth realizza grandiose immagini del mondo della ricerca contemporanea e dell’alta tecnologia. Attraverso le sue fotografie siamo in grado di percepire tutta la complessità, la portata, la forza dei processi, ma anche di intuire il potere, la politica della conoscenza e del commercio che essi celano. Col tempo impariamo a dare un nome alle singole parti di questi processi, ce ne appropriamo integrandoli nel mondo che conosciamo, ma il nesso complessivo sfugge alla nostra comprensione e non ci resta altro che un grande stupore, a volte divertito, di fronte all’alterità straniante di questi ‘ingranaggi’ ipertecnologici del presente e del futuro». All’estetica della macchina si contrappone il video “Read This Like Seeing It for the First Time” (2003) esposto in una sala a parte, al Level 0 della MAST Gallery, con cui l’artista esalta il lavoro manuale e l’intelletto umano: cinque lezioni di chitarra classica svolte da Frank Bungarten nell’Accademia musicale di Lucerna riportano la nostra attenzione sul valore dell’arte e della didattica intesa come scambio, come un rapporto di continuo dare e avere, preso a fondamento della nostra umanità.

Fino al 22 aprile
Thomas Struth: Nature & Politics
Bologna, Mast, via Speranza 40/42. Info: mast.org