Il sacro e il profano a confronto in una mostra che rimarrà aperta ancora per pochi giorni alle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna, nel centralissimo Palazzo d’Accursio. La mostra “L’anima e il corpo. Immagini del sacro e del profano tra Medioevo ed Età Moderna” è nata dalla contingenza del riallestimento di una parte delle Collezioni Comunali d’Arte, necessaria per consentire lavori alle coperture di Palazzo d’Accursio, affermandosi poi come importante occasione per poter creare nuovi dialoghi ed innesti tra le opere del museo bolognese. I curatori ci offrono un viaggio nella concezione dell’uomo nei secoli, nella sua natura duplice di spirito e materia, e come il rapporto con essa sia cambiato e mutato nel tempo.
Nell’esposizione si alternano le sale dedicate ai due aspetti, mettendo in mostra la ricca collezione di sculture e di dipinti medievali, le preziose tavole di Francesco Francia, Amico Aspertini e Luca Signorelli, le tele di Prospero Fontana, Ludovico Carracci, Guido Cagnacci, Donato Creti, Gaetano Gandolfi, Pelagio Palagi. Si passa quindi dal Medioevo, dalle suoe visioni sintetiche e simboliche, per arrivare a quella prominente aderenza al vero che ha caratterizzato nel XVI secolo il Rinascimento.
In esposizione, opere legate alla devozione privata, ex voto o tavolette votive, si rapportano alle grandi narrazioni liturgiche e bibliche, agli episodi della vita di Cristo e della Vergine, dall’Annunciazione al compimento della Passione. Con il tempo poi si passa anche all’affermazione del genere del ritratto a cui è dedicato un focus nelle ultime due sale nell’opera di Pelagio Palagi, per poi concludersi, nella monumentale Sala Urbana, dando voce ad entrambi i filoni del racconto, l’anima e il corpo: la prima espressa negli straordinari Crocifissi scolpiti e dipinti tra il XIII e XV secolo, il secondo dalle forme perfette econturbanti delle divinità seminude dipinte da Donato Creti.
Fino al 24 febbraio
Bologna, Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore 6. Info: museibologna.it
(l.r.)