Whatever They Do May It All Turn Out Wrong. Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre ROSE.02 Residency Programme

0
752
Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre_ph, MAMbo

Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre, selezionati nell’ambito dell’edizione 2018/2019 del Programma di Residenze ROSE / ROSE Residency Programme promosso da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei, aprono le porte della Residenza per Artisti Sandra Natali, in cui sono attualmente ospitati, per raccontare il processo di sviluppo del progetto artistico che inaugurerà il 29 novembre 2018 a Villa delle Rose e rimarrà aperto al pubblico fino al 6 gennaio 2019.

“Il progetto – come ha precisato Roberto Grandi, Presidente Istituzioni Bologna Musei – è nato e si realizza grazie al lavoro di due donne che hanno messo a disposizione da un lato l’appartamento – Residenza per Artisti Sandra Natali – e dall’altro Villa delle rose. E’ un progetto totalmente al femminile che ha reso possibile mettere a disposizione della comunità degli immobili altrimenti inutilizzati”.
“Al riguardo – ha aggiunto Lorenzo Balbi, Responsabile Area Arte Moderna e Contemporanea Istituzione Bologna Musei – volutamente con Giulia pezzoli – curatrice di Programma di Residenze ROSE / ROSE Residency Programme – ed altri colleghi del MAMbo abbiamo pensato ad una residenza molto aperta senza vincoli di età, di nazionalità, di utilizzo di un medium, ma anche di tempo di fruibilità degli spazi. Siamo molto flessibili e ci teniamo a ribadirlo”.

Lavorazione su tulle_Dina Danish & Jean-Baptiste_ ph, Lara Congiu

Come previsto dal bando di selezione internazionale Programma di Residenze ROSE / ROSE Residency Programme, i due artisti – una coppia nella vita e nell’arte – stanno trascorrendo un soggiorno a Bologna presso la Residenza per Artisti Sandra Natali che utilizzano come abitazione e atelier di lavoro per la produzione di nuove opere, concepite appositamente per la sede espositiva di via Saragozza, mettendo così in connessione questi due spazi: la Residenza per Artisti Sandra Natali e Villa delle Rose in un progetto di Residenza di mostra supportata anche da una pubblicazione frutto della collaborazione tra gli artisti e la curatrice Giulia Pezzoli.

Per questa Residenza, delle oltre 400 candidature ricevute a concorso, la giuria ha utilizzato come criterio di selezione del progetto vincente quello che tra i tanti presentato dagli artisti singoli o collettivi – come nel caso di Dina e Jean-Baptiste – fosse coerente con un nuovo sguardo dato sulla nostra realtà cittadina, sulle nostre istituzioni e sul nostro contesto.

Il progetto vincente, presentato da Dina e Jean-Baptiste per Bologna, è connesso con la città ed è partito dallo studio di un’antica immagine di Bologna risalente al 1200 dove gli artisti hanno immaginato le torri, simbolo della città, come dei grattacieli rimanendo, nondimeno, affascinati dalle tracce architettoniche e grafiche – come i graffiti e le scritte – nel tempo lasciate sulle pareti dei palazzi ed integrate nel corso dei secoli con l’architettura contemporanea a testimonianza di una funzione e uno spazio in un tempo mutevole e scorrevole.

Dina Danish & Jean-Baptiste Maitre_ph, MAMbo

Dina e Jean-Baptiste sono un duo artistico dal 2015. L’idea di collaborare gli viene proposta da una curatrice esterna che ha visto in entrambi una similarità nel modo di approcciarsi alla ricerca. Così, nel 2015, la neonata collaborazione ha prodotto una mostra dove gli artisti analizzavano i contesti espositivi degli oggetti esposti.
La mostra ospitata a Villa delle Rose ha invece come base comune un metodo di ricerca e un metodo di approccio e di comprensione della realtà molto simile, nel senso che nonostante entrambi gli artisti abbiano di per sé ed individualmente delle produzioni molto mature e molto sviluppate, ciascuno con un curriculum estremamente ricco, in realtà hanno un unico comune denominatore che è quello di rianalizzare i segni del passato e traslarli sul presente. In particolare Dina Danish lavora con il linguaggio, usa clichè linguistici, trasportandoli o creando dei misunderstandings, riproponendoli in una nuova veste in modo da poterli rileggere; mentre il lavoro di Jean-Baptiste si incentra per lo più sull’immagine in movimento con la sua alchimia e magia. L’immagine qui viene intesa come segni scritti o semplici immagini che si ripetono nel tempo rimanendo identici per un arco di tempo vastissimo e che ritroviamo nella nostra contemporaneità.

ll lavoro in mostra, frutto della loro collaborazione, ha dato vita a una terza logica artistica, basata sulla comune capacità di ricercare, leggere e ri-editare i segni della cultura passata e presente.
Il centro della loro ricerca è quello di riaggregare antiche immagini con nuove immagini alle quali dare nuova vita.

Per la mostra monografica che li vedrà protagonisti, Danish & Maitre hanno scelto il titolo Whatever They Do May It All Turn Out Wrong, un’antica maledizione incisa sulla pietra che hanno scelto giocando sulla linea dell’equivoco interpretativo. I due artisti dimostrano ancora una volta, nel loro ricco percorso artistico, l’interesse per l’ambiguità dei codici linguistici e per la riappropriazione e l’alterazione di forme espressive acquisite da storia e da tradizioni culturali differenti. Attraverso il deliberato slittamento temporale, spaziale e funzionale, Danish & Maitre creano nuove associazioni di significati e nuove connessioni con il presente, trasformando i segni incisi di un tempo lontano in strumenti di comprensione e interpretazione della contemporaneità.

Impegnati nello studio e nella ricerca dei materiali e nella rielaborazione e modernizzazione dell’uso di antiche tecniche di realizzazione di opere, originali nel creare ed attenti ai dettagli come non mai, gli artisti colpiti anche dalla singolarità del contesto espositivo hanno giocato sulla simmetria dei due piani della Villa delle Rose realizzando una mostra a contrasto e così nel disporre i lavori hanno cercato di ricreare quella stessa simmetria in modo tale che le opere del secondo piano facessero da eco e richiamassero le opere del primo piano, scegliendo a tal fine le opere che avessero la versione in positivo ed in negativo così da poterle esporre una in un piano e l’altra in quello superiore.

Dal 30 novembre 2018 al 6 gennaio 2019

Villa delle Rose
Bologna, Via Saragozza, 228/23

Inaugurazione: giovedì 29 novembre h 18.00

www.mambo-bologna.org/villadellerose/