Ultimissimi giorni per visitare a Palazzo Fava, a Bologna, Mondi Paralleli la retrospettiva dedicata a Sergio Vacchi a cura di Marco Meneguzzo. Sono circa ottanta le opere del maestro bolognese (Castenaso (BO), 1925 – Siena, 2016) presenti, che testimoniano il suo percorso stilistico tra il 1948 e il 2008, partendo dalla fortunata stagione dell’informale allo stile unico maturato nel corso del tempo in cui contamina le arti visive con i riferimenti alla letteratura e al cinema. Animato da una grande carica inventiva, Vacchi procedeva per cicli pittorici assecondando i propri impulsi, la vita vissuta, alcuni che si esaurivano in poco più una decina di quadri altri che proseguivano per anni. Da inizio alla sua carriera legandosi all’ “ultimo naturalismo” di Francesco Arcangeli, amico prima che critico, per poi approdare in uno stile unico, figurativo e surrealista, che contamina la realtà con continui rimandi simbolici, tra ironia e tragicità.
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Sergio Vacchi, la mostra a Palazzo Fava cerca di dare una nuova lettura all’opera di Vacchi, mettendo in luce il suo stile unico ma mai davvero isolato, sempre in dialogo con le ultime tendenze e ricerche. I suoi omaggi ai grandi intellettuali, ai colleghi pittori, letterati o artisti, da Samuel Beckett a Franz Kafka, Alberto Savinio, Francesco Arcangeli, Giuliano Briganti, Roberto Tassi, Otto Dix, Greta Garbo, Francis Bacon testimoniano proprio questo suo continuo dialogo con il mondo esterno.
Il cuore del percorso espositivo, al Piano Nobile del palazzo bolognese, sono le grandi tele del ciclo delle “storie”: narrazioni di incontri straordinari con i personaggi di tutte le epoche, in un’atmosfera cupa e grondante, che ricorda i notturni barocchi come le scenografie di Fellini, il Seicento al tempo stesso gaudente e penitente, come i trittici di Francis Bacon o le opere più misteriose di Max Ernst.
Dal 27 settembre al 25 novembre 2018. Bologna, Palazzo Fava, via Manzoni, 2. Info e orari: genusbononiae.it
(l.r.)