Fusignano, Cotignola, Ravenna: è questo il percorso disegnato quest’anno da Selvatico, che da tredici anni collega luoghi, musei ed edifici storici diffusi nel territorio romagnolo. Il risultato finale è una sorta di mappa geografia e percorso espositivo che coinvolge e connette opere e artisti contemporanei, con una particolare attenzione rivolta alla pittura. Selvatico si apre quest’anno sabato 10 novembre alle ore 17 presso il Museo civico San Rocco di Fusignano con la mostra di Andrea Chiesi e Daniele Galliano, mentre al Centro culturale “Il Granaio” saranno aperte al pubblico le opere di Marta Sesana e Giuliano Sale.
Selvatico riparte così dalla pittura e in particolare da quella italiana, non mancando di tenere conto delle sue ramificazioni, ibridazioni e innesti con altre discipline tra cui disegno e scultura, fumetto e installazione. Le opere in esposizione nei diversi luoghi di Selvatico traggono ispirazione, come ogni anno, da un particolare tema scelto che per questa edizione si basa dall’incontro, coesistenza e giustapposizione di Fantasia/Fantasma, immaginazione e memoria: due termini con una radice comune che indicano una stessa origine delle immagini e del processo mentale che le sostiene.
Come ogni anno, cuore del progetto è il Museo Varoli di Cotignola che punta il suo sguardo verso le piccole realtà, creando una rete, e segnalando sempre il suo sguardo periferico e il suo operare ai margini. È a partire proprio da questa rete che Selvatico prova a innestare i nuovi sguardi di una serie di artisti di varia provenienza geografica, capaci di innescare una relazione tra luoghi, opere e persone. In questo contesto, i musei diventano luoghi di produzione aperti al contemporaneo, custodi e promotori di un’identità mobile e sempre incerta, inquieta e in trasformazione.
La tredicesima edizione di Selvatico si apre a Fusignano sabato 10 novembre al Museo civico San Rocco con la mostra di Andrea Chiesi e Daniele Galliano, la cui pittura attiva un dialogo tra le due sale del primo piano del vecchio ospedale, per convergere poi in un confronto diretto e serrato fatto attraverso il disegno nella piccola sala centrale. Si tratta di esiti molto diversi e distanti, dovuti anche a sguardi generazionali lontani tra loro, che si incontrano però nella pratica della pittura e nella temperatura livida e notturna. Al Centro culturale “Il Granaio” saranno invece inaugurate le mostre di Marta Sesana e Giuliano Sale: un altro dialogo, tra la pittura misteriosa della prima e quella oscura e felice del secondo, che nel loro distanziarsi trovano punti di contatto. Quattro artisti dunque: un confronto che non è solo generazionale, ma che mette in risalto le due anime di Selvatico, Fantasia/Fantasma: da una parte una pittura quasi in bianco e nero, di fantasmi e ombre, dall’altra il colore acceso e saturo, e la fantasia che costruisce e smonta l’immagine frammentandola in un caleidoscopio di visioni forti, violente, felici e incomprensibili, surreali, drogate e sognanti.
Dopo Fusignano, Selvatico farà tappa a Cotignola con l’inaugurazione, sabato 24 novembre alle ore 16 di numerose mostre distribuite in diversi luoghi della città. Al Palazzo Sforza si troveranno le opere di Juan Carlos Ceci, Enrico Tealdi, Rosario Vicidomini, Sabrina Casadei, Beatrice Meoni, Julie Rebecca Poulain, Manuel Portioli, Riccardo Cavallini, Silvia Argiolas, Giovanni Manunta Pastorello, Agnese Guido, Andrea Fiorino; allo Spazio corso Sforza 27 saranno esposte le tele di Elisa Filomena e Azadeh Ardalan; alla Casa-studio Luigi Varoli il pubblico potrà trovare i lavori di Francesco Bocchini; mentre a Palazzo Pezzi troveranno spazio Stefano W. Pasquini, Angelo Bellobono, Marco Bettio, Ettore Pinelli, Giorgio Pignotti, Francesco Cuna, Amandine Samyn, Giulio Saverio Rossi, Andrea Grotto, Barbara De Vivi, Paolo de Biasi, Luca Moscariello, Benedetto di Francesco, Giuliano Guatta, Simone Luschi.
Selvatico si chiuderà infine a Ravenna, con l’ultima inaugurazione venerdì 7 dicembre presso VIBRA Spazio contemporaneo di idee delle mostre di Gio Pistone e Nicola Aleesandrini che resteranno aperte al pubblico fino al 31 gennaio 2019.
Da sabato 10 novembre, Selvatico, Fusignano-Cotignola-Ravenna – info: museovaroli.it