JEAN DUBUFFET. L’arte in gioco. Materia e spirito 1943-1985

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Jean Dubuffet, Mouchon berloque, 19 giugno 1963, Olio su tela, 114 x 146 cm © 2018 Adagp, Paris/ Siae, Roma

Palazzo Magnani dedica una grande retrospettiva Jean Dubuffet (1901-1985), uno degli artisti più originali e inventivi del XX secolo, teorico e promotore dell’Art Brut. Intitolata L’arte in gioco. Materia e spirito 1943-1985, la mostra illustra la figura di genio universale e multiforme dell’artista francese, esplorandone i numerosi cicli creativi, le vaste ricerche, le sperimentazioni tecniche inedite e originali.

Sono 140 le opere arrivate a Reggio Emilia tra dipinti, disegni, grafiche, sculture, libri d’artista, composizioni musicali, poetiche e teatrali provenienti principalmente dalla Fondation Dubuffet e dal Musée des Arts Décoratif di Parigi, nonché da musei e collezioni private di Francia, Svizzera, Austria e Italia, oltre a un nucleo di 30 lavori di protagonisti storici dell’art brut, realizzata in collaborazione con Giorgio Bedoni.

Jean Dubuffet, Déambulation, luglio 1961, Olio su tela, 116 x 89 cm © Jean Dubuffet/Adagp, Paris, 2010

Dubuffet fu un autentico homme-orchestre – affermano Martina Mazzotta e Frédéric Jaeger curatori della mostra – un artista-alchimista nel senso più antico del termine, per il quale l’arte viene ad estendere il reale, viene a rendere visibile l’invisibile. Nelle sperimentazioni sulla materia e poi sul puro segno, anche in maniera provocatoria, ambigua, sconvolgente, egli risveglia nell’osservatore il senso di meraviglia, di stupore e di bellezza per il mondo, un mondo in cui verità e realtà coincidono. Con il suo rigore vitalissimo e intriso d’ironia, Dubuffet ha saputo estendere i limiti convenzionali dell’arte in maniera autonoma, originale e ancora feconda oggi: l’arte in gioco”.

Da sabato 17 novembre

Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia, corso Garibaldi, 31. Info e orari: www.palazzomagnani.it