Una delle tante perle del MIC di Faenza è la sua collezione d’arte precolombiana, una delle più importanti al mondo. Composta da quasi 900 reperti, è stata cominciata poco dopo la fondazione museale nel 1915 e si è progressivamente arricchita fino alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo il disastro bellico la collezione fu in parte recuperata, grazie alle donazioni di musei e istituzioni come l’Instituto Nacional de Arqueología y Historia di Città del Messico, The University Museum di Philadelphia, Museo Nacionál de Antropología y Arqueología di Lima, Museo Nacionál di San José ed è accresciuta fino ad oggi grazie a numerose donazioni private, alcune anche recenti. A far conoscere a tutti questo tesoro semisconosciuto il MIC propone, dal 11 novembre al 28 aprile, la mostra Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America a cura di Antonio Aimi e Antonio Guarnotta. In mostra i 300 pezzi più significativi della collezione (ceramiche e tessuti) – tra cui molti mai esposti – e altri reperti unici provenienti da altre collezioni italiane come quelle del MDS (Museo degli Sguardi) di Rimini, del MNAE (Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia) di Firenze, del MUCIV (Museo delle Civiltà) di Roma e del MUDEC di Milano, unitamente a prestiti di alcuni collezionisti privati. L’esposizione offre una sintesi nuova e aggiornata sulle più importanti culture dell’antica America e presenta al contempo alcuni dei temi più interessanti emersi dalle ricerche più recenti: la conquista dell’America vista dalla parte dei vinti, la condizione della donna, i sistemi di calcolo dell’antico Perù e l’arte precolombiana presentata come arte e non solo come archeologia.
11 novembre 2018 – 28 aprile 2019, Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America, Faenza, MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, viale Baccarini 19. Info: 0546 697311, micfaenza.org