Ancora pochi giorni per visitare la mostra monografica che Villa delle Rose dedica a Mariella Simoni, artista italiana ma dalla carriera cosmopolita con la quale l’Istituzione bolognese conferma la sua nuova destinazione a luogo di accoglienza per progetti dal taglio internazionale. Originaria di Desenzano del Garda, Mariella Simoni si forma come storica dell’arte avviandosi ad una carriera che l’ha portata a soggiornare in numerose capitali tra cui Parigi, Vienna, Milano, Atene, New York, Tokyo, organizzando le proprie residenze e i propri studi d’artista senza mai mettere radici in nessuno dei posti abitati. Da qui la riflessione sul viaggio e sulla casa che muove tutta la sua ricerca come artista visiva. In mostra a Bologna, le sue stanze viventi sono installazioni precarie, di grandi dimensioni, in cui l’artista agisce quasi come una una performer, o come scrive la curatrice Barbara Vanderlinden nel catalogo che accompagna la mostra: “applicando continuamente strati di movimento sopra grandi tavole di legno, movimenti continui che si protraggono per lunghi periodi, a volte per settimane, e pertanto rappresentano ed esprimono il tempo che l’artista trascorre in un determinato luogo. Queste opere incarnano le avventure della sua anima fra i tanti artisti e luoghi che ha incontrato”.
In mostra sono presenti opere che raccontano la complessità e la molteplicità dei temi indagati dall’artista come l’intelletto, la psicologia, la questione del sé, la soggettività in relazione alle forme espressive. Riportando all’attenzione del pubblico e degli studiosi un’artista non ancora sufficientemente scandagliata nella complessità del suo lavoro, la mostra non vuole essere un approdo bensì un’introduzione e un’interpretazione, un punto di partenza per stabilire e approfondire delle relazioni con il suo pensiero e i riverberi sull’arte di oggi.
Fino al prossimo 11 novembre
Bologna, Villa delle Rose, via Saragozza 228/230 – Info: www.mambo-bologna.org/villedellerose