È ormai un appuntamento collaudato e atteso che ogni anno ci accompagna alla scoperta della scena artistica contemporanea in Emilia Romagna. Parliamo del Festival Cristallino che torna con gli imperdibili appuntamenti negli studi degli artisti presenti sul territorio offrendo l’occasione rara di una conoscenza diretta dell’arte nei luoghi in cui essa viene prodotta.
Dopo la visita all’atelier di Paolo Buzzi a Bagnacavallo (9 settembre) sarà la volta di Claudio Balestracci a Longiano il 16 settembre e Marco De Luca, il 30 settembre a Ravenna.
Quest’anno la rassegna è inserita all’interno di una rassegna più ampia: Vie periferiche, il cui termine – puntualizzano gli organizzatori – non sottolinea la sua valenza secondaria, bensì, acquista primaria importanza nell’economia di un sistema che determina l’identità di un territorio come quello emiliano romagnolo. Roberta Bertozzi, ideatrice e promotrice del Festival, accompagna questa sesta edizione con una riflessione sul senso dell’arte nei luoghi marginali: «Ogni occasione della rassegna sarà intesa a dare corpo a ciò che si muove per vie periferiche, ciò che, per natura e configurazione, appare minoritario e dunque utopico o atopico – ciò che in forza della sua qualità interstiziale non si lascia ricomporre in un quadro prestabilito, innescando per vie sotterranee, passo dopo passo, un mutamento della fisionomia degli spazi e delle comunità che li abitano e li attraversano».
30 settembre, Cristallino, Longiano e Ravenna, ore 18,30. Info: 339 2783218, calligraphie.it