“Una questione privata” è il titolo dell’ultimo film dei fratelli Taviani, nato dal romanzo di Beppe Fenoglio: una storia d’amore, ma anche di guerra, dove privato e pubblico si intrecciano in maniera indissolubile, in un turbinio di flashback e sentimenti inespressi.
Protagonista è Milton, un giovane ex studente diventato partigiano che da anno combatte dietro le file della resistenza. Anche Giorgio, suo caro amico da sempre, è diventato partigiano, anche se appartenente a una brigata differente. La storia inizia quando Milton torna a far visita a una villa di campagna dove era solito passare il suo tempo insieme a Giorgio e a Fulvia, la ragazza di cui si era innamorato ma a cui non ha mai osato dichiararsi. Alla villa incontra la custode che insinua in lui il sospetto di una probabile relazione tra Giorgio e Fulvia dopo la sua partenza come partigiano. È da questa rivelazione che inizia la sua follia: una disperata ricerca dell’amico per scoprire la verità su lui e Fulvia e allo stesso tempo un viaggio disperato alla ricerca di se stesso.
Storia privata e storia pubblica per l’appunto: i fratelli Taviani non raccontano in modo lineare la Storia, ma la fanno emergere attraverso piccoli elementi, dettagli, singole azioni. I partigiani divisi in brigate, che si rifugiano nella nebbia; il gesto di Giorgio per infondere coraggio alle nuove leve partigiane; il partigiano catturato dai fascisti; gli scambi tra prigionieri e il ragazzino che paga il prezzo di una rappresaglia; la bambina sdraiata accanto al cadavere della madre fucilata; l’abbraccio silenzioso e straziante tra Milton e i genitori. La Storia emerge per tasselli, singoli episodi strazianti che rievocano il dolore, le ansie e le paure della Seconda Guerra Mondiale.
Il protagonista attraversa la Storia in uno stato quasi allucinato, alla disperata ricerca dell’amico, nel tentativo di salvarlo ma di scoprire anche la verità. Milton combatte una guerra personale, contro i ricordi e le illusioni, contro un amore perduto e un possibile tradimento di un amico, ma anche una guerra di sopravvivenza. Le colline immerse nelle nebbia si trasformano nella location perfetta per descrivere da un lato la desolazione della guerra e dall’altro l’animo perduto del protagonista.
Il film è in programmazione all’Arena Borghesi (Faenza, giovedì 26 luglio) e all’Arena Agostiniani (Rimini, domenica 29 Luglio)