Supercinema, “La La Land” tra sogno e realtà

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Sarà la fortunata pellicola di Damien Chezelle, La La Land, ad aprire la rassegna Giovedì 6×6 al Supercinema di Santarcangelo, giovedì 15 marzo alle ore 21. Il film, alla passata Cerimonia degli Oscar, si è aggiudicato ben 6 premi, trovandosi così al centro di un dibattito che lo ha trasformato in un fenomeno culturale ancora oggi attivo.

Diverse sono le tematiche che si possono rintracciare all’interno della narrazione. A livello esplicito si può riconoscere il tentativo del regista di parlare della relazione tra amore e successo e della difficoltà di riuscire a farli convergere nella vita reale. I due elementi risultano diametralmente opposti e incompatibili: nella vita si è costretti a scegliere tra uno e l’altro e nel mondo dello show business tale scelta risulta fondamentalmente obbligata. A queste due tematiche si affianca quella del sogno con l’invito da parte del regista a non abbandonare mai i propri desideri, a fare sacrifici e a correre rischi, a mettersi in gioco in prima persona pur di riuscire a realizzarli. Direttamente collegata a quest’ultima risultano anche le tematiche relative alle difficoltà economiche e alla complessità del mondo degli artisti.

A un livello più profondo, in primo luogo, il film sfrutta tutte queste tematiche per proporre una critica all’American Dream, mostrandone la menzogna e proponendone una rivisitazione. L’American Dream è la convinzione secondo cui ogni uomo può con il duro lavoro, la fatica e la determinazione raggiungere il un tenore di vita migliore e la prosperità economica. Tuttavia nel film i due protagonisti lavorano e si impegnano con coraggio e determinazione, ma spesso il successo o l’insuccesso dei loro tentativi non dipende dal loro talento ma dal sistema generale. Inoltre, la fatica e l’impegno sono spinti da una sincera passione e volti a una propria realizzazione personali più che dettati da questioni di denaro, quasi a suggerire che il nuovo American Dream non dovrebbe essere dettato da ragioni materiali.

In secondo luogo, a La La Land va riconosciuto il pregio di aver riportato in vita un genere cinematografico ormai fossilizzato, riprendendo la sua forma standard e rivoluzionandola dall’interno. Il cinema sembra essere la culla di tutti i sogni e allo stesso tempo l’unico luogo in cui questi possono realizzarsi: l’opposizione tra amore e successo si può risolvere solamente all’interno del racconto cinematografico in un “Come sarebbe potuto andare”. Purtroppo la realtà è diversa dal sogno; il cinema è la costruzione che trae solo spunto dalla realtà, ma che si distingue da essa. Legata a questa tematica c’è anche la rivoluzione del genere musical portata avanti attraverso le citazioni cinematografiche: da anni questo genere ha mostrato un tipo di storia e finale standardizzati a cui oggi risulta difficile credere. Il musical assume così il compito di raccontare in prima persona l’opposizione tra realtà e sogno e lo può fare meglio di altri generi grazie alla compresenza al suo interno di elementi verosimili e non.

Giovedì 15 marzo, La La Land, Supercinema Santarcangelo, ore 21 – info:supercinemasantarcangelo.co