Energia contagiosa, sono quest’anno le parole che danno il via alla nuova edizione di Santarcangelo Festival: la creazione contemporanea italiana ed internazionale torna protagonista nel borgo romagnolo dal 7 al 16 luglio per dieci giorni e dieci notti d’estate, in un programma che spazia dalla performance alla coreografia, dall’arte visiva alla musica, dal dibattito al dj-set fino a tarda notte. La 47esima edizione, la prima firmata dalla direzione artistica di Eva Neklyaeva e dalla co-curatela di Lisa Gilardino, è definita “un’esperienza immersiva: concentra il proprio sguardo sul corpo come strumento politico, crea habitats d’artista aperti ad ogni ora, si muove sui binari dell’empatia per dar vita a quella comunità temporanea di performer, attivisti, operatori e pubblici variegati che è da sempre la linfa vitale del Festival”.
Artisti associati
Tre artisti associati affiancano per il triennio 2017-2019 questo viaggio, Francesca Grilli, Motus e Markus Öhrn: con ciascuno di essi, legati al Festival da percorsi differenti, è avviato un dialogo e una collaborazione artistica che si declina nella condivisione di progetti, nella coproduzione di performance e in un continuo e reciproco confronto. Proprio allo svedese Markus Öhrn, di stanza a Berlino, è affidata l’inaugurazione del Festival, venerdì 7 luglio allo Sferisterio, con una molotov cocktail opera all’aperto, dal titolo Terra bruciata. Francesca Grilli, artista italiana residente a Bruxelles, torna a Santarcangelo dopo dieci anni con un progetto che coinvolge la comunità di rifugiati locali, The forgetting of air, 8 e 9 luglio. Motus porta in scena un gruppo unico di attrici in ÜBERRAFFICHE (nude expanded version), dal 14 al 16 luglio: un riallestimento del recente Raffiche, ripensato per gli spazi di una palestra e dalla durata di oltre tre ore.
Habitats: un nuovo museo in città, un sirenetto in residenza, un laboratorio sulla sostenibilità artistica
Gli habitats sono il cuore del nuovo progetto artistico, spazi aperti e fruibili per tutta la durata del Festival: artisti visivi e performer sono invitati ad immaginare nuovi luoghi a Santarcangelo, creazioni site-specific in cui il pubblico può decidere di entrare e tornare quando preferisce. Progetto principe di questa impronta è l’apertura di un nuovo spazio museale nel centro della città, il Museum of Nonhumanity, la cui inaugurazione anticipa il Festival al 23 giugno. Il progetto è curato da Terike Haapoja, artista visiva di origine finlandese di stanza a New York e già rappresentante del Nordic Pavillon alla Biennale d’Arte di Venezia, e dalla scrittrice Laura Gustafsson, insieme nel progetto History of Others. Come si è costruito nei secoli il confine tra umano e non umano? Quali conseguenze e quali libertà ha concesso all’uomo questa distinzione? Museum of Nonhumanity si articola attraverso un’esposizione, la programmazione di un calendario di incontri dal titolo Freedom for Every Body e la realizzazione di un Vegan Cafè, per un’opera a metà strada tra installazione artistica, costruzione sociale e performance che riflette su oppressioni, schiavitù, genocidi, abusi di risorse naturali e animali. Sul rapporto tra uomo e natura si concentra anche Club Ecosex, degli australiani Pony Express, per la prima volta in Europa: un’esperienza erotica verde, in simbiosi con fiori, piante e terra. Il duo esplora i temi della post-sostenibilità ispirandosi al manifesto dell’ecosessualità di Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle. MACAO, il collettivo artistico dietro al polo artistico milanese, inaugura l’Open-Love Point, attivo fino al 16 luglio: all’interno un laboratorio aperto sul rapporto tra produzione artistica e sostenibilità, dal titolo Robot+Syndicate, progetto triennale che esplora dall’interno la struttura del Festival e che prospetta nuovi possibili scenari di organizzazione. Il sirenetto Merman Blix arriva per la prima volta in Italia, in una residenza artistica che dura quanto il Festival: lo avvisteremo in giro per la città, in apparizioni estemporanee nelle fontane del paese o nella piscina comunale, dove terrà un workshop su come liberare la sirena che è in noi. Altri habitats comprendono la tenda di decompressione del collettivo finlandese W A U H A U S, che ci invita dal 7 al 9 luglio in uno spazio dove riposarsi dalle calde e intense giornate di Festival, una mostra d’arte firmata da Eva Geatti, e la creazione di un vero e proprio Bed&Breakfast per artisti curato dal gruppo delle Azdore.
Il corpo al centro del cambiamento politico
Quali corpi hanno il diritto di danzare, amare e mostrarsi? Con l’affermarsi di politiche sempre più conservative, la rappresentazione del corpo femminile, il colore della pelle, le tematiche queer e le diversità fisiche diventano un importante nodo di espressione, e tracciano una linea rossa tra i progetti presentati al Festival. La performer canadese Dana Michel, insignita del Leone d’Argento per l’Innovazione nella Danza alla Biennale di Venezia, porta a Santarcangelo l’acclamato solo Yellow Towel, dal 14 al 16 luglio: una riflessione sugli stereotipi legati all’identità black. L’austriaca Doris Uhlich campiona ed amplifica i suoni generati dalla sedia a rotelle del suo partner nella prima di Ravemachine (8 e 9 luglio) mentre Silvia Gribaudi, con l’irriverente R.OSA esplora l’incredibile fisicità della performer Claudia Marsicano, in un solo ispirato a Botero e agli anni ’80 di Jane Fonda (dal 7 al 9 luglio). Ancora Silvia Gribaudi sarà protagonista di incursioni cittadine site-specific, a partire dal riallestimento del suo fortunato solo A corpo libero (8 e 9 luglio). Fresco di debutto a Kampnagel di Amburgo, The Olympic Games di Chiara Bersani e Marco D’Agostin approda al Festival in un’anteprima tra il 7 e l’8 luglio, mentre Goodnight, peeping Tom (dal 9 al 16 luglio) vede sempre la giovane coreografa italiana protagonista di un’intima performance per 5 spettatori alla volta. Tocca temi legati alla sessualità il lavoro dell’emergente performer finno-egiziana Samira Elagoz: Cock, cock… Who’s there? (13 e 14 luglio), racconta di rapporti di potere, forme autonome di espressione sessuale, tentativi di relazione con gli uomini.
Tra danza e performance
Nomi affermati e giovani performer emergenti compongono il resto del progetto del Festival. Simona Bertozzi, coreografa dal potenziale internazionale, porta a Santarcangelo il potente e allo stesso tempo delicato And it burns, burns, burns (15 e 16 luglio); il catalano Quim Bigas Bassart presenta in prima nazionale Molar (13 e 14 luglio), un solo sull’empatia e sulla felicità. Filippo Michelangelo Ceredi racconta in Between Me and P. (dall’8 all’11 luglio) la scomparsa del fratello, a soli 22 anni, e la sua intima relazione con questa ferita; ancora dall’Italia Strasse anima uno dei campi da basket della città in House Music Santarcangelo (15 luglio), un lavoro condiviso e partecipato da alcuni residenti del quartiere. Anche quest’anno il Festival si sposta nella meravigliosa cornice di Villa Torlonia, a San Mauro Pascoli, per due giornate affidate alla creatività di Orthographe e Mara Oscar Cassiani (12 e 13 luglio): i primi propongono Stanze, performance tratta da The bells will sound forever di Thomas Ligotti; Mara Oscar Cassiani con Spirit porta invece avanti un’indagine sul concetto di rito. Ancora una trasferta a L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, per la prova aperta di (Untitled) Humpty Dumpty di Cristina Kristal Rizzo e Sir Alice (16 luglio), il cui debutto è programmato al Festival di Avignone. Sarà l’emergente Fabrizio Saiu a chiudere idealmente il Festival, il 16 luglio, in una parata per le vie del centro guidata da tiratori di frisbee, musicisti e smartphone.
Programma musicale e Dopofestival al circo
Curato da Stefania ?Alos Pedretti e Francesca Morello, il programma musicale del Festival include concerti dal vivo, installazioni sonore, dj-sets e feste fino a tarda notte nel rinnovato spazio dedicato al Dopofestival, un nuovo chapiteau. Enrico Malatesta e Giovanni Lami presentano Ephemeral Islands (8, 9 e 15 luglio), un’indagine sui paesaggi sonori della città, mentre Trinity in Silent / Shout (dal 13 al 15 luglio) crea mini dj-sets per una persona alla volta. Il resto della programmazione musicale include concerti gratuiti in giro per il paese: l’acclamato cantautore australiano Scott Matthew (14 luglio), i russi Phurpa (9, 11 e 12 luglio), già ospiti di Primavera Sound a Barcellona, Baby Dee dai Paesi Bassi (7 luglio), la rapper svedese Gnučči (8 luglio) e gli italiani Holiday INN (15 luglio). Playgirls from Caracas, Giuseppe Moratti, Tropicantesimo, Khan Of Finland, Lady Maru, St.RoboT, Silvia Calderoni e altri dj animeranno ogni sera il Dopofestival fino a notte inoltrata. Parte del progetto musicale è frutto di una collaborazione attiva con Short Theatre.
Progetti
Durante l’anno, Santarcangelo dei Teatri supporta attività educative di lungo termine dedicate ai più giovani. Durante il Festival vengono presentati i risultati finali di questi laboratori: non-scuola guidata da Michele Bandini con oltre 60 ragazzi (10 luglio), e Let’s Revolution! a cura di Teatro Patalò, con oltre 20 adolescenti (11 luglio). Torna, in tre giorni di programmazione, Premio Scenario (dal 10 al 12 luglio), per un appuntamento dedicato alla proposte più interessanti della giovane generazione teatrale italiana. In collaborazione con la Cineteca di Bologna, prenderà inoltre vita in Piazza Ganganelli, durante tutto l’arco del Festival, il cinema all’aperto gratuito; non mancheranno il mercatino vintage e second-hand curato da Garage Sale e il ristorante in piazza del Centro Festival. Il workshop fotografico tenuto dal reporter Davide Monteleone e curato da e.motion permetterà inoltre ad un gruppo di giovani fotografi di cimentarsi nel racconto delle giornate di Festival in un’esperienza formativa. Come ogni anno, le attività di Santarcangelo Festival sono monitorate dal progetto sulla sostenibilità ambientale P.S. Presente Sostenibile, cui sono legate diverse pratiche di rispetto ecologico durante l’intera rassegna.
Dal 7 al 16 luglio, Santarcangelo di Romagna, info: www.santarcangelofestival.com