Ravenna da film, una guida cinematografica alla città

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Basilica di San Vitale a Ravenna

Quando in Italia si pensa al cinema, immediatamente si fa riferimento a Roma che ne è la capitale per eccellenza. In realtà sono diverse le località della penisola che dedicano alla settima arte una serie di eventi e festival, tra le quali Ravenna. Conosciuta per la sua ampia estensione territoriale e per essere stata tre volte capitale, prima dell’Impero Romano d’Occidente, poi del Regno degli Ostrogoti e infine dell’Esarcato Bizantino, Ravenna è città d’arte e cultura con un vasto patrimonio di monumenti, alcuni dei quali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Quello che però forse non tutti sanno è che Ravenna è anche sede di tre festival cinematografici: il Ravenna Nightmare Film Festival di ottobre, il Festival Corti da Sogno e  il Soundscreen Film Festival di aprile, che da anni propone l’incontro tra cinema e musica.

Da non dimenticare anche la rassegna “Musica&Cinema” inserita all’interno del programma estivo di Ravenna Festival. Quest’anno saranno tre le serate dedicate ai capolavori della storia del cinema muto che verranno musicati dal vivo in via del tutto eccezionale. Nel programma rientra “Il Gabinetto del dottor Caligari” di Robert Wiene che apre la rassegna sabato 3 giugno accompagnato dalle musiche elettroacustiche di Edison Studio. A seguire, sabato 1 luglio “La passione di Giovanna d’Arco” di Carl Theodor Dreyer affiancato dalla voci a cappella dell’ensemble Orlando Consort che riprenderanno musiche composte tra il 1412 e il 1431, quando visse l’eroina. Infine, martedì 11 luglio la proiezione di “La febbre dell’oro” di Chaplin con le musiche dell’Orchestra Luigi Cherubini.

Per un amante del cinema, la visita e la permanenza in città potrebbe arricchirsi con la visita di diversi luoghi del centro che sono stati oggetto di attenzioni di molti registi.

Monica Vitti in "Deserto Rosso"
Monica Vitti in “Deserto Rosso”

In particolare, i registi si sono mostrati interessati alla zona industriale che parte dal Porto della Darsena, prosegue lungo il Canale Candiano, costeggiato dalla Pineta di San Vitale, fino ad arrivare a Porto Corsini. Qui sono state girate alcune scene di moltissimi film, tra i quali si ricordano “Johnny Stecchino” (1991) di Roberto Benigni e in particolare il capolavoro di “Deserto Rosso” (1964) di Michelangelo Antonioni, con Monica Vitti nei panni di Giuliana, donna e moglie profondamente depressa e tormentata. Il film, vincitore del Leone D’Oro alla Mostra di Venezia, si svolge sul litorale adriatico, lungo il Canale Candiano. In particolare il capanno da pesca in cui si gira una scena centrale del film si trova proprio tra quelli sull’argine del porto-canale di Porto Corsini.

Pineta di San Vitale
Pineta di San Vitale

Anche le Valli di Comacchio sono state location per eccellenza di numerose pellicole. Inserite all’interno del vasto Parco Regionale del Delta del Po, sono riconosciute per la loro bellezza e per le vicende storiche che le hanno attraversate. Il Parco è stato istituito nel 1988 e fa parte del sistema delle aree protette dell’Emilia Romagna. Articolato in sei stazioni, la sua estensione nord va dalla Regione Veneto fino a raggiungere la costa ferrarese e ravennate. Qui sono state girate scene di esterno per molti film, alcuni dei quali effettivamente ambientati in questi luoghi, come “Anita Garibaldi” (1910) di Mario Caserini. Il film racconta alcune vicende di Anita Garibaldi, giovane rivoluzionaria brasiliana moglie di Giuseppe Garibaldi: dall’incontro con l’Eroe dei due mondi alla morte nelle paludi del delta del Po.

valli di comacchio
valli di comacchio

Anche i lidi sud della città sono stati particolarmente apprezzati dai registi che hanno portato testimonianza nelle loro pellicole del cambiamento che il territorio ha subito negli anni. In particolare, a Marina di Ravenna sono state girate le scene del film “Festa di laurea” (1985) di Pupi Avati, che racconta l’organizzazione della festa di laurea di Gaia presso la campagna romagnola a ridosso della spiaggia degli anni ’50.

Da non sottovalutare in ogni caso il centro storico: in un ipotetico tour della città, prima tappa sarebbero sicuramente il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale. Famosissime entrambe per i mosaici al loro interno, la prima fu ricostruita in parte a Cinecittà per girare alcune scene di “Attila” (1954) di Pietro Francisi con Anthony Quinn e Sophia Loren, mentre la seconda fu location in carne ed ossa di “Teodora, imperatrice di Bisanzio” (1954) di Riccardo Freda. Girato in contemporanea ad “Attila”, il film racconta la storia dell’imperatore Giustiniano che a Bisanzio si innamora di Teodora, una ballerina, e se ne infatua a tal punto da nominarla sua imperatrice.

I mosaici di San Vitale
I mosaici di San Vitale

Il regista Leonardo di Mitri immortala invece Piazza del Popolo e via Diaz nella sua commedia “Moglie e buoi” (1956), storia di un uomo che fa ritorno al suo paese natio della Romagna insieme al figlio Frank nato a Boston che il padre vuol far sposare con un’italiana. Infine, la Basilica di Santa Maria in Porto sfondo di “La mirabile visione” nell’episodio di “Ravenna. La tragedia dell’amore. Paolo e Francesca” di Luigi Sapelli (1921). Il film, diviso in più capitoli e inserito nella programmazione delle sole sale parrocchiali, narra la vita di Dante Alighieri e fu realizzato per il VI centenario della sua morte. La pellicola entrò nei circuiti cinematografici tradizionali solo nella seconda metà degli anni ’20, quando il Regime Fascista la giudicò «strumento di alta propaganda spirituale e nazionale».

Tra gli altri film più recenti con scene girate a Ravenna ricordiamo anche “Un amore perfetto” (2001) di Valerio Andrei, la serie tv “Nebbie e delitti” (2007) di Riccardo Donna, “La meglio gioventù” (2003) di Marco Tullio Giordana, “Provincia meccanica” (2005) di Stefano Mordini (con Stefano Accorsi) e “Agata e la tempesta” (2004) di Silvio Soldini.

Sul set di "Sacrificio: A Star Wars Fanfilm"
Sul set di “Sacrificio: A Star Wars Fanfilm”

Oltre ai grandi registi, Ravenna è culla di numerosi giovani talenti che si cimentano nella settima arte con impegno e passione. Tra questi rientra EmpiRa, l’associazione che dal 2010 offre momenti di condivisione per i fan della saga di Star Wars. Tra i vari progetti rientra anche quello di un fanfilm dal titolo “Sacrificio“. La pellicola dovrebbe collocarsi cronologicamente prima dell'”Episodio IV – Una nuova speranza“, mostrando gli avvenimenti che hanno consegnato i piani della Morte Nera nelle mani della Ribellione. Il film ha visto la luce grazie al regista Edo Tagliavini, al direttore della fotografia Modugno, al compositore della colonna sonora Marco Rosetti e agli autori Roby Rani e Marco Puglia, fondatori dell’associazione. Tra le location scelte per le riprese rientrano le già citate Punta Alberete, Pineta di San Vitale e Punta Marina a cui si unisce anche la pialassa Baiona, aree naturali ideali per riprodurre scene e luoghi caratteristici della saga originale.

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