Prende il via domani, mercoledì 22 febbraio, la rassegna del centro dipartimentale La Soffitta, “Il discorso musicale”, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo.
Verrà presentato il volume collettivo “Immagini di gioventù. Saggi sulla formazione e sulle prime opere di Pierre Boulez”, a cura di Paolo Dal Molin, numero monografico dell’annuario musicologico “Musicalia. Annuario internazionale di studi musicologici”, VII, 2010, Fabrizio Serra editore, Pisa.
Il volume – che raccoglie i contributi della giornata di studi L’esordio compositivo di Pierre Boulez e la Parigi musicale del dopoguerra (1944-1951), organizzata nel maggio del 2012 dal Dipartimento delle Arti – è dedicato ad approfondire taluni aspetti, d’ambito storico-critico e analitico, degli anni di esordio del grande compositore e direttore d’orchestra francese, scomparso nel 2016.
Interverranno alla presentazione il curatore del volume Paolo dal Molin, musicologo e docente dell’Università di Cagliari, e Angela Ida de Benedictis, consulente scientifica della Fondazione Paul Sacher di Basilea, ove è anche curatrice del fondo Boulez.
Il ciclo “Il discorso musicale”, si affianca alla rassegna concertistica, ed è dedicato alla presentazione di pubblicazioni musicologiche di recente pubblicazione – con la partecipazione degli autori e dei curatori, ed eventuali esecuzioni musicali – che hanno per oggetto i compositori e le musiche in programma nei corsi di studio del Dipartimento delle Arti o nella stessa rassegna concertistica de La Soffitta.
Allievo di Messiaen e Leibowitz, Boulez è stato uno dei più apprezzati compositori della nuova avanguardia musicale post-weberniana. Fra i principali lavori del suo primo periodo di attività figurano composizioni vocali-strumentali e alcune sonate per pianoforte, per due pianoforti, per flauto e pianoforte. Si è interessato anche di musica concreta e ha svolto attività di direttore d’orchestra e di pianista. Dal 1955 ha organizzato a Parigi i concerti del Domaine musical, tenuto corsi di composizione a Darmstadt e insegnato (dal 1960) all’Accademia di musica di Basilea, oltre ad aver creato e diretto l’IRCAM di Parigi fino al 1992. Caratteristica dell’attività compositiva di Boulez, specialmente negli ultimi decenni del XX secolo, è stata la costante rielaborazione di propri lavori, o di parte di essi, spesso a distanza di molti anni dall’opera originaria, in una forma che egli stesso definiva “a spirale”. A partire dagli anni Settanta, e in particolare dalla creazione dell’Ensemble InterContemporain (1975), l’impegno di ricerca e quello di direttore d’orchestra hanno preso il sopravvento sulle attività compositive. Ha ricevuto il Glenn Gloud Prize nel 2002 e il Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica di Venezia nel 2012. Nel 2015, nella ricorrenza del suo novantesimo compleanno, è stata pubblicata la ristampa completa delle registrazioni da lui realizzate tra il 1966 e il 1992 “The complete Erato recordings”.
Mercoledì 22 febbraio, Salone Marescotti, Dipartimento delle Arti, via Barberia 4, Bologna, 16.00 – 19.00, info: http://www.dar.unibo.it/it