Instabili Vaganti volano in Messico

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instabiliDopo due anni di lavoro al progetto, la compagnia bolognese Instabili Vaganti arriva finalmente a Città del Messico, con lo spettacolo sui 43 studenti messicani di Ayotzinpa, scomparsi il 26 settembre 2014 a Iguala.

Lo spettacolo è stato presentato il 29 ottobre al Foro La Morada della Unidad de vinculacion artistica del Centro culturale Universitario Tlatelolco, che ha accolto coraggiosamente il progetto della compagnia Un appuntamento fortemente significativo, se si pensa che il centro culturale è ubicato nella piazza del Tlatelolco, teatro della più grave mattanza della storia del Paese, quando il 2 ottobre del 1968, l’esercito aprì il fuoco sui manifestanti uccidendo oltre 300 persone.

Non è stato semplice raggiungere il risultato, considerando che, solo lo scorso anno, la compagnia non era riuscita a presentare l’opera nella città di Tampico, nel nord del Messico, poiché il tema avrebbe messo probabilmente in pericolo gli attori della compagnia stessa e gli organizzatori del Festival Teatro para el fin del mundo, dove 3 anni fa, sono spariti 3 attori e collaboratori.

Desaparecidos#43 ha visto diverse tappe in Italia con il coinvolgimento nel cast di attori, studenti e danzatori messicani e ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International “Per la capacità di rendere in modo significativo la crudezza di un dramma messicano che ha scosso il mondo intero, coinvolgendo il pubblico presente in un’unica affermazione corale: ‘Non siamo tutti… ce ne mancano 43!’”

Lo spettacolo si presenta nella forma di una “Accion global” e cioè un’azione performativa che si apre all’inclusione di performer interessati a condividere il messaggio di lotta contro le sparizioni forzate e di diffusione a livello mondiale del tragico evento, di cui l’opera si fa portatrice.

Nella versione presentata a Città del Messico, Instabili Vaganti ha previsto la collaborazione con la compagnia di danza Tierra Independiente di Oaxaca, città messicana scenario della violenta repressione delle proteste dei maestri, lavorando una settimana in residenza nel centro di gestione scenica diretto dalla compagnia.

Successivamente lo spettacolo sarà presentato a Montevideo, in Uruguay, in una versione site-specific in un luogo abbandonato in uno dei quartieri periferici più pericolosi della città.

La tournée sudamericana di Instabili Vaganti, realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna, dell’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo e l’Istituto Italiano di Cultura di Santiago proseguirà alla volta del Cile, spingendosi fino alle porte della Patagonia, con la partecipazione al festival FITICH nell’arcipelago di Chiloè.

 

SILVIA MERGIOTTI