Due i concerti proposti da Emilia Romagna Festival nel weekend.
Venerdì 5 agosto alle 21 a Faenza presso il Museo Carlo Zauli sale sul palco lo Zorà String Quartet vincitore del Primo Premio e Medaglia d’oro del Fischoff National Chamber Music Competition 2015, il più prestigioso concorso per la musica da camera al mondo, con cui l’Emilia Romagna Festival mantiene una stabile collaborazione da ormai 15 anni.
Lo Zorà String Quartet propone un viaggio a ritroso nel tempo: si parte dal più recente brano “La oración del torero op.34” di Joaquìn Turina Pérez (1882-1949), compositore fecondo e raffinato che seppe fondere gli stilemi dell’impressionismo francese con elementi tipici del folclore spagnolo; segue l’esecuzione di “Quartetto per archi in la minore op. 41 n. 1”, opera realizzata da Robert Schumann (1810-1856), basata sullo studio dei quartetti di Haydn, Mozart e Beethoven ma pervasa da una vena melodica e tipicamente romantica; infine il “Quartetto per archi in fa maggiore op. 135”, l’ultimo importante lavoro di Ludwig van Beethoven (1770-1827), celeberrimo rappresentante del classicismo viennese.
Tra gli obbiettivi principali dello Zorà String Quartet, ci sono quello di introdurre alla musica da camera un nuovo pubblico- esibendosi nei Musei e nelle Gallerie d’Arte nel tentativo di avvicinarsi alla comunità locale- ed educare i singoli studenti, ponendosi come esempio per i quartetti d’archi della Indiana University, dove attualmente è impegnato come Graduate Quartet in Residence sotto la guida del Pacifica Quartet e di Atar Arad.
Prima dell’inizio del concerto, grazie al nuovo progetto ERF, L’incanto dei luoghi, la magia della musica – che ha come obbiettivo quello di far scoprire ad un pubblico sempre più ampio luoghi speciali e pregevolissimi ma spesso sconosciuti perfino a coloro che vi abitano accanto – sarà possibile effettuare dalle 19 alle 20 una visita guidata del Museo Carlo Zauli, per partecipare alla quale è necessario prenotarsi telefonicamente a ERF 0542 25747.
Poi domenica 7 agopsto si passa alla Rocca di Bagnara di Romagna con il violoncellista Vittorio Ceccanti e il pianista Marco Vincenzi. Il processo alchemico che insieme sono in grado di generare pianoforte e violoncello rappresenta quanto di più vicino si possa immaginare alla “pietra filosofale della musica”, quella che trasforma il suono in oro, in pura magia. Non a caso. Perché il violoncello è stato definito lo strumento più vicino alla voce umana, per la sua meravigliosa espressività e sensualità sonora. Così come al pianoforte viene assegnato lo scettro di strumento “principe”, il più completo per possibilità tecniche ed espressive.
L’inizio della serata prevede l’esecuzione dei “Phantasiestücke opera 73” composti da Schumann nel febbraio 1849 a Dresda. Sebbene originariamente pensati dal genio di Zwickau come Hausmusik – musica casalinga tipica della tradizione tedesca – destinata ad allietare le serate dei coniugi Robert e Clara e dei loro numerosi figli, la raccolta presenta in realtà un insieme di “pezzi” (stücke) curati in ogni piccolo dettaglio grazie a una scrittura sapientissimamente dosata. A seguire il duo Ceccanti e Vincenzi proporrà la “Sonata in mi minore n. 1 op. 38” composta da Brahms tra il 1862 e il 1865 e caratterizzata da una straordinaria diversificazione e ricchezza nelle modalità d’interazione tra i due strumenti a cui la scrittura assegna compiti assolutamente paritari. Una sonata questa, che rientra senza dubbio nel novero dei capolavori del Brahms più autentico, ricca di richiami squisitamente romantici alternati tra il meditativo e l’appassionato. Gran finale con la “Sonata in la maggiore” composta da César Franck nel 1886, una delle pagine più belle dell’opera del grande compositore francese. La Sonata rappresenta anche uno dei primi esempi di “sonata ciclica” in cui il tema principale, esposto dal violino nel primo dei quattro tempi, dopo quattro battute di introduzione del pianoforte, viene riproposto in diverse rielaborazioni in tutti gli altri tempi.
Info: Emilia Romagna Festival – tel 0542 25747 – info@erfestival.org