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Questo è il primo libro di Matteo Bussola, che nella sua vita passata era architetto. A trentacinque anni ha deciso di cambiare tutto: oggi fa il papà di Virginia, Ginevra e Melania. Per lavoro disegna fumetti, e quando è in debito d’ossigeno scrive. Sono istanti di irripetibile normalità quelli che cattura con la sua scrittura lieve e spesso ironica. La luce di un pomeriggio autunnale e una figlia che ti dorme addosso, mentre le altre due giocano canticchiando. Le notti passate a lavorare, e quelle passate a vegliare le bambine. Le domande inattese, che ti spingono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, le gare di solletico, le leccate sulla faccia, i baci a tutte le ore. Padre di tre figlie piccole, sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, divertenti scene domestiche, riflessioni in punta di piedi. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti piccoli della vita quotidiana si scopre quanto poetica possa essere la paternità.
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Un estratto del libro
– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.
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Durante l’incontro si potrà cenare a base di spaghetti allo scoglio, per informazioni e prenotazioni contattare il numero 335.1238051
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12 luglio, ore 20.15 – Marina di Ravenna (RA), La Duna degli Orsi – info: 0544 201311, liberamentelibri.net
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