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Si parte dal sagrato della Chiesa del Suffragio, dove saranno in mostra due nuclei installativi di Claudio Ballestracci e Luca Caccioni. Da qui il percorso prosegue negli spazi del Palazzo Don Baronio, con gli allestimenti di Federico Guerri, Carlo Cavina e Andrea Salvatori. Un quadro espositivo che disegna nel suo insieme una precisa ipotesi teorica intorno alle arti, suggerita da una rilettura del libro Chiari del bosco di María Zambrano, da cui il festival mutua il titolo.
“L’ipotesi che avanziamo quest’anno, e che connette in certo modo tutti gli eventi del festival”, scrive la direttrice artistica Roberta Bertozzi, “è quella di una equazione tra arte e bosco, di una identità di questi luoghi, perché entrambi tenebrosi, inquietanti, nei quali in molti casi è difficile orientarsi e che allo stesso tempo possono presentare delle repentine aperture, delle feritoie (i “chiari”, le sottili infiltrazioni di luce che perforano il fitto della vegetazione) in cui veniamo sorpresi da una rivelazione, da un significato”.
Chiari anche i motivi della selezione: “Abbiamo individuato nelle opere di questi artisti, pur nella differenza di procedure e stile che le contraddistingue, una impressionante affinità rispetto all’orizzonte teorico che ci siamo assegnati. Si tratta di lavori che ci mettono a diretto contatto con una poetica capace ancora di custodire il mistero, l’enigma – capace di avvicinarci a un sentire originale”. Una immersione dunque nel lato enigmatico di ogni produzione artistica, una idea di arte “come qualcosa di non pienamente rivelato, che può domandarci anche uno sforzo di comprensione, una trasformazione interiore”.
In questo solco interpretativo si collocano anche i vari eventi del festival. A cominciare da domenica 19, quando alla Chiesa del Suffragio avverrà un incontro con una delle più potenti voci della poesia contemporanea, Tiziana Cera Rosco. La serata prevede la presentazione del suo ultimo libro, Anatomia del solo, e a seguire Patientia, performance in cui la poetessa crea un esatto rito di intercessione, di preghiera, trasformandosi in una immagine totemica che attinge sia al sacro che al selvatico.
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Venerdì 24 giugno si terrà invece una visita guidata alle mostre con la presenza degli artisti, mentre domenica 26, in occasione del finissage, è in programma il Concerto Illustrato degli Opez, realizzato in collaborazione con Il Rock è Tratto, uno spettacolo audio-visivo dove il sound malinconico ed elettroacustico di Massi Amadori e Francesco Tappi si fonde con il live painting di Aimone Marziali e Simone Pucci.
Anche in questa edizione sarà dato largo spazio agli atelier, con Germinal Kids, un ciclo di laboratori destinati ai bambini, condotto da Elena Tappi ed Elisa Grisanti, e il Workshop di Calcografia Sostenibile proposto dall’artista Veronica Azzinari, nel quale i partecipanti potranno sperimentare la tecnica dell’incisione come linguaggio cui appartiene il movimento di una esatta epifania.
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17-26 giugno, ore 17-20 (in occasione degli eventi apertura fino alle 24) – Savignano sul Rubicone, luoghi vari – Info: 339 4960305, germinalarte.net
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