Vera figura di riferimento per un’intera generazione di musicisti “progressivi” e della scena jazz d’avanguardia di New York dei primi anni ’80, Fred Frith è oggi a Bologna nell’ambito di Angelica Festival 2016 con un workshop al Conservatorio Martini a cui seguirà, alle 19, un concerto aperto a tutti.
Frith virtuoso della chitarra, all’inizio della sua sua carriera, ha portato il progressive-rock verso i suoi vertici creativi.
Il suo capolavoro è Gravity (january 1980 – Ralph, 1980 – Cuneiform, 2001), album registrato in Svezia, Svizzera e Stati Uniti, con musicisti francesi e portoricani, e il belga Hollander al sax e al clarinetto. Con questo album Frith ha inventato una nuovo stile, composto da bizzarre miniature post-moderne. L’opposto dei suoi dischi d’improvvisazione: brevi, paradossali sketch strumentali, prodotti con i mezzi piu` umili.
Dagli anni ’90 comincia la sua collaborazione con tantittisimi musicisti e il suo stile si caratterizza per essere un’alternanza di set improvvisati a musiche composte. Nel 1994 realizza anche Sounds Of A Distant Episode (Sub Rosa) a metà col chitarrista Marc Ribot.
12 maggio, Bologna, A n g e l i c A 2 6, Fred Frith, Conservatorio Martini, piazza Rossini 2, ore 19, info: 051 240310, aaa-angelica.com/aaa/angelica-programma-edizione-26