Se è vero che il Camembert, il Brie ed il Roquefort sono molto amati dai nostri connazionali, è altrettanto vero che anche i formaggi morbidi italiani sanno offrire alle nostre tavole un’ottima alternativa sia in termini di gusto che di qualità, tale da non dover necessariamente rivolgerci altrove per trovare il meglio.
Non è un caso quindi che si siano sviluppati molti e-commerce come AidaGreen che puntano sulla vendita dei prodotti biologici italiani: la pagina dedicata ai formaggi morbidi italiani ad esempio, contiene vari tipi di formaggi di qualità che possono essere acquistati direttamente online con pochi click.
Ulteriore conferma a questo nuovo trend deriva dal fatto che dopo decenni di testa a testa con la Francia, con la quale da sempre ci siamo trovati a sfidarci su temi culinari, stavolta è stata proprio l’Italia a spodestare i vicini d’oltralpe.
Sì, perché, almeno per quanto riguarda la produzione casearia, questo è il momento di festeggiare la vittoria di un nostro meritatissimo primato.
Sono infatti ben 48 i formaggi italiani ai quali l’Unione Europea ha concesso la denominazione di origine protetta (Dop), mentre si fermano a soli 46 gli AOC (Appelation d’Origine Controlée) per la Francia.
Questo significa che è l’Italia mira ad essere consacrata leader europeo e mondiale nella produzione di formaggi di qualità. La nostra produzione in questo settore è infatti incredibilmente ricca ed i formaggi tradizionali delle nostre Regioni, oltre ai già citati Dop, sono stati censiti in un numero pari a 487, con un totale complessivo di circa 500 milioni di chili, praticamente il doppio della produzione francese. Prelibatezze come il Provolone, l’Asiago, il Gorgonzola, la Fontina, il Pecorino Romano, il Fiore Sardo ed il Pecorino Toscano. Dal Nord al Sud ne abbiamo davvero per tutti i gusti: da quelli morbidi a quelli a pasta dura, dai formaggi freschi a quelli stagionati, dagli erborinati a quelli a crosta fiorita, caprini o infine vaccini.
Ma il dato più importante da sottolineare è che le esportazioni di formaggi Made in Italy sono aumentate del 10 per cento, superando di gran lunga le importazioni di quelli francesi, scese del 5 per cento. Questo – precisa la Coldiretti – rappresenta una significativa inversione di tendenza rispetto ai trend precedenti, ed è un risultato cui hanno dato un contributo determinante le esportazioni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano, con un incremento del 7 per cento.
Tema spinoso è invece quello delle contraffazioni agroalimentari: nonostante si stia facendo molto, bisogna ancora fare attenzione ai prodotti spacciati impropriamente come Made in Italy.
È sempre bene controllare a provenienza dei prodotti ed affidarsi a rivenditori di fiducia o siti online certificati che garantiscano la qualità e le origini dei formaggi che andiamo ad acquistare.