Anche quest’anno si svolgono, un po’ in tutta Italia (e non solo), gli appuntamenti dedicati allo scambio di sementi antiche, rare e autoprodotte.
Queste giornate rappresentano un’occasione preziosa non soltanto per trovare, appunto, ottimi semi da piantare, ma per conoscere persone e realtà che salvaguardano attivamente la biodiversità rurale, e lo fanno in tanti modi: chi per passione, chi per professione, tutti i custodi di semi hanno storie da raccontare ed esperienze da diffondere, a partire dai nostri orti e giardini. Se non avete semi da scambiare, potreste anche trovare chi li regala; bastano carta e penna e qualche bustina per aumentare notevolmente la varietà delle future coltivazioni, imparare ad autoprodurre e gestire la vostra “banca dei semi” e magari farsi coinvolgere in qualche progetto concreto.
In Emilia-Romagna sono due gli appuntamenti principali, entrambi organizzati dall’associazione Soffi di Terra: a Marzabotto, presso l’agriturismo Al di là del fiume, domenica 24 gennaio, e al castello di Sorrivoli, sulle colline di Cesena, domenica 7 febbraio. In entrambe le giornate, oltre allo scambio vero e proprio, ci saranno momenti di approfondimento e confronto con esperti.
A Marzabotto è prevista una tavola rotonda alle 9.30 del mattino, con esperti e associazioni da diverse parti d’Italia, mentre nel pomeriggio ci sarà un’esposizione di piante e animali “rari”, appartenenti a varietà locali.
A Sorrivoli, nelle cantine del famoso castello, si tiene la sesta edizione dello scambio; la mattinata sarà dedicata ai tavoli di lavoro, con finalità di conoscenza e messa in atto di pratiche collettive, mentre lo scambiosemi comincerà alle 15; per tutta la giornata sarà allestito uno spazio bimbi per far divertire i più piccoli.
(Nella foto, un momento dello scambio del 2014)
Anche il centro sociale Capolinea di Faenza, domenica 31 gennaio, organizza un piccolo scambio di semi in collaborazione con Orto Sinergico Spartaco. Oltre allo scambio, che partirà dalle 16, sarà presentata un’introduzione teorico-pratica al “giardino foresta” (o “food forest” che dir si voglia), e dopocena verrà proiettato il documentario “A Farm for the Future”.
Per approfondire l’argomento, consiglio di visitare il sito della Rete Semi Rurali, dove oltre al calendario nazionale di queste iniziative, troverete informazioni e contatti sulle diverse realtà e associazioni coinvolte in questo interessantissimo ramo della rivoluzione verde.