«Qui è passata una gemma o una tempesta, una donna che avida di dire disse cose notturne e delicate»: Monica Morini, direttrice artistica della rassegna di spettacoli Gemme e Tempesta – teatro, storie, incontri, cita Alda Merini per suggerire il senso del titolo scelto per questo progetto. Voluta da una grande cooperativa sociale milanese, I Percorsi onlus, che si occupa prevalentemente di persone con disabilità e di anziani, la rassegna è composta da cinque spettacoli di qualità collocati all’interno di una grande serra che si trova in un territorio complesso e contemporaneamente ricco, la Zona 5 di Milano: «Cerchiamo un tempo per coltivare incontri. Un tempo strappato al tempo» continua Monica Morini «ci mettiamo in ascolto. Dalla fragilità sboccia bellezza. Questo è il filo rosso che attraversa gli spettacoli in rassegna».
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Il progetto, che si pone l’obiettivo di aiutare a ricostituire il tessuto sociale delle persone con disabilità acquista e delle loro famiglie anche sostenendo l’allargamento dei centri PitStop e Ciak2 gestiti dalla cooperativa, debutta domenica 15 novembre con Antonella Questa che presenta Vecchia sarai tu, spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi Teatro per la Memoria e del Premio Calandra.
Gemme e Tempesta prosegue domenica 22 novembre con Bello Mondo di e con Mariangela Gualtieri, fondatrice e anima del Teatro Valdoca di Cesena: «Cucio versi tratti da tutti i miei libri, a partire da Le giovani parole fresco di stampa, a ritroso fino a Fuoco Centrale, in un rito sonoro che ha una precisa partitura ritmica. Continuo il mio cammino dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia un’antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo».
Domenica 13 dicembre va in scena in prima nazionale Questo è il mio nome, spettacolo dirompente e commovente, frutto del percorso realizzato dal Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia con un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati: «Una finestra aperta su storie invisibili» spiega Bernardino Bonzani, che insieme a Monica Morini ha ideato e curato questo utopico progetto «un orecchio rovesciato su un canto che attraversa i mari e i deserti, uno spazio e un tempo per lasciare un segno. Da Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Gambia, sul palco si srotolano le orme di Odissei in viaggio. Storie incise nella polvere e nella carne, scintille di memoria, passi protesi in avanti e occhi che guardano indietro».
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Il pluripremiato Due passi sono della Compagnia siciliana Carullo-Minasi è in arrivo domenica 10 gennaio. Lo spettacolo porta con ironia e delicatezza dentro un tempo che scavalca i limiti della malattia, mettendo in scena «due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte» che desiderano «sfidare il mito e celebrare il lieto fine nella vita».
La prima edizione della rassegna Gemme e Tempesta si chiude domenica 7 febbraio con il reading teatrale Sex e disabled peolple. Due scrittrici intense e dissacranti, Barbara Garlaschelli e Alessandra Sarchi, raccontano in modo comico e poetico il tema tabù del rapporto fra sesso e disabilità. In scena con loro il contrabbassista Luca Garlaschelli e l’attrice Viviana Garbini. Annotazioni di regia di Luciana Littizzetto.
Conclude Monica Morini: «Vi aspettiamo per gettare occhi dentro ciò che non sappiamo dire, se non insieme».
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15 novembre – 7 febbraio, ore 18.30, Milano, Serra Lorenzini, Via dei Missaglia 44 – ingresso gratuito, prenotazione consigliata – info: ipercorsicoop.org, teatrodellorsa.com
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