Liberi si nasce o si diventa? La libertà finisce dove iniziano i diritti degli altri o dove decide il nostro cervello? Quali sono i limiti della nostra libertà? Siamo sempre noi a decidere? Di che libertà avremo bisogno fra cento anni? Sono tanti gli interrogativi affrontati dalla mostra di arte e scienza Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi. Progettata da Giovanni Carrada, con la collaborazione scientifica di Gilberto Corbellini, ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli, è curata da Giovanni Carrada per la parte scientifica e da Cristiana Perrella per quella artistica e realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna che la ospita dal 18 settembre al 22 novembre 2015.
Attraverso il doppio sguardo della scienza e dell’arte, la mostra propone un percorso di esplorazione su uno dei temi da sempre al centro della riflessione dell’uomo. Il titolo fa riferimento ai “gradi di libertà” del nostro comportamento. Poiché la libertà riguarda le decisioni, e queste sono prese dal nostro cervello, il vero soggetto dell’esposizione è la mente umana stessa. I processi decisionali della mente sono oggetto di studio da parte della scienza ma sono indagati anche da molti artisti che come gli scienziati cercano risposte alle medesime domande.
Artisti in mostra: Halil Altindere, Vanessa Beecroft, Cao Fei, Igor Grubić, Susan Hiller, Tehching Hsieh, Dr. Lakra, Ryan McGinley, Pietro Ruffo, Bob and Roberta Smith, Ryan Trecartin, Nasan Tur.
18 settembre – 22 novembre 2015 – inaugurazione 17 settembre, ore 18 – Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Giovanni Minzioni 14 – info: artescienzaeconoscenza.it