Prima esecuzione assoluta, il 10 agosto (Forlì, Chiostro dei Musei di San Domenico) per il fagotto di Paolo Carlini che accompagnato dal pianoforte di Matteo Fossi affronterà “Totem 3 (segnali) per fagotto e pianoforte”, composizione del Maestro Ennio Morricone dedicata allo stesso Carlini.
Musica d’ambiente e legami evidenti con la musica da film contraddistinguono il brano che Morricone stesso ha spiegato così: «Totem n. 3, graficamente, rappresenta un Totem (il fagotto), piantato in terra. Il pianoforte invece, raffigura idealmente la terra dove è eretto il Totem». Si tratta dunque di un omaggio al fagotto e alle sue possibilità espressive e coloristiche, allo strumento al quale Carlini è legato da una vita.
Paolo Carlini infatti, dal 1987 è Primo fagotto dell’ Orchestra della Toscana ed ha collaborato in tale ruolo con le orchestre del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia le orchestre dei Teatri dell’Opera di Roma, Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, l’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma e Filarmonica della Scala suonando sotto la direzione di direttori come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Myung-Whun-Chung, Esa Pekka Salonen, Daniel Harding, Rafael. F. De Burgos, Eliahu Inbal, Neville Marriner.
Oltre a “Totem n. 3” e ad alcuni classici di Rossini e Saint-Saëns, il cartellone della serata prevede l’esecuzione di altri quattro brani inclusi nell’ultimo album di Carlini, pubblicato nel 2013, “Bassoon Works”. Si va da “Koralfandango per fagotto e pianoforte” di Giorgio Gaslini (Milano 1929) – brano che si apre con un lento assolo di Carlini presto affiancato dal pianoforte di Fossi per poi percorrere insieme la strada verso una commistione di generi, dal corale alla danza tradizionale spagnola – a “Tango Bassoon per fagotto e pianoforte” di Enrico Pieranunzi (Roma 1949), brano che richiama le atmosfere sudamericane, echi dei tanghi di Piazzolla e di Gardel fusi nelle linee ritmiche del pianoforte e in quelle tematiche del fagotto.
Ad accompagnare Carlini in questa cavalcata musicale “non troppo classica”, sarà il pianista fiorentino Matteo Fossi, la cui perizia strumentale è testimoniata da un’intensissima attività discografica per etichette quali Decca, Universal, Brilliant, Naxos, Nimbus, Tactus, Amadeus, Unicef, Fenice Diffusione Musicale. Nel 2014, Fossi ha pubblicato suo primo cd solistico, dedicato a Brahms.
10 agosto, Forlì, Emilia Romagna Festival, Chiostro dei Musei di San Domenico, info: 0542 25747 – www.emiliaromagnafestival.it