La lunga marcia degli Staple Singers

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Quando si dice che un libro è spettacolare dall’inizio alla fine – I’ll Take You There/Mavis Staples, The Staple Singers, And The March Up Freedom’s Highway non è semplicemente una biografia bensì un’epopea che racconta la splendida storia di una delle fondamentali band della musica americana. Si parte dal Mississippi povero e segregato dove nacque il patriarca Pops Staples e si giunge ai giorni nostri dove la divina settantaseienne piccola di casa, Mavis Staples, collabora con Jeff Tweedy dei Wilco ed è riverita ovunque – Tweedy che peraltro ha pure rimaneggiato alcuni vecchi nastri di Pops mettendovi insieme il recentissimo, ottimo Don’t Lose This, uno dei dischi più belli del 2015.

Staple Singers Portrait

Di mezzo vi è un lungo cammino che tocca persone e posti leggendari: i diritti civili e l’emancipazione che ha portato fino a Obama, il Newport Fok Festival e Bob Dylan – con cui Mavis ebbe una tenera relazione amorosa nel 1963 – Steve Cropper, Al Bell e la Stax, gli Stones e il gospel – Mick Jagger e Keith Richards sono più volte ripresi in dichiarazioni di amore incondizionato per il gruppo – il soul e Aretha – Mavis e la Franklin, che scintille di competizione e ammirazione fin da sempre! – Muscle Shoals e Jimmy Page – fra le pagine del libro scopriamo che lo Zeppelin appare senza credito ma con molto orgoglio in un disco degli Staple Singers, Be What You Are (1973) – la Band e L’ultimo valzer, Ry Cooder e Prince, i Talking Heads e True Stories, tragedie famigliari e trionfi, religione e santità – in sostanza, I’ll Take You There è davvero una miniera di conoscenza degli Staples, anche perché Greg Kot, critico musicale del Chicago Tribune, fa un lavoro minuzioso fra interviste di prima mano, ricostruzione storica e soprattutto mette in luce come la Famiglia sia davvero uno snodo insostituibile ben al di là di quante copie i loro dischi abbiano venduto.

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Levon Helm è chiaro nello spiegare che The Weight fatta dagli Staple Singers ha semplicemente santificato il brano, Bob Dylan non si fa scappare dichiarazioni illuminanti su quando da adolescente ascoltava la radio a tarda notte e passavano Pops e famiglia, Ry Cooder che nei lavori sia con Pops sia con Mavis non ricostruisce un ambiente revival bensì allarga gli orizzonti di un retaggio musicale immenso – nel libro vi è davvero di che apprendere, farsi illuminare e trovare ispirazione. Fra i tanti passaggi, forse quello più solerte nello spiegare la natura degli Staple è offerto da David Byrne, l’ex leader dei Talking Heads, che coinvolse Pops anche come attore ai tempi del mirabile film True Stories (1986): «Quando scelsi Pops Staples per una parte in True Stories, ho dovuto dargli quante più assicurazioni possibili. Il personaggio che interpretava, una specie di maliardo, non avrebbe dovuto dare l’impressione che fosse dedito a stregoneria o, peggio, che evocasse il Diavolo. E infatti la sua parte era quella di un guaritore benigno che aiutava la gente. Pops è stato più volte al limite di lasciare il set perché sentiva che il personaggio poteva lasciare dei dubbi, essere ambiguo. Pops, davvero, anche nella scelta dei brani da cantare era molto esigente – non gli interessava nulla che fosse pop e soprattutto voleva evitare qualunque cosa che lui vedesse come influenza negativa sugli ascoltatori».

Pops Staples con David Byrne sul set di True Stories (1986)
Pops Staples con David Byrne sul set di True Stories (1986)

E visto che chi scrive ha sempre visto un filo rosso fra la Band e i Talking Heads, sapere che gli Staple siano stati senza dubbio i migliori interpreti di uno e dell’altro gruppo – The WeightPapa LegbaSlippery People e Life During Wartime sono lì che lo dimostrano inequivocabilmente – regala un certa soddisfazione, ossia il classico “lo avevo detto!”. Leggerlo anche su tali, autorevoli pagine ne pone sigillo definitivo.

CICO CASARTELLI

GREG KOT – I’ll Take You There/Mavis Staples, The Staple Singers, And The March Up Freedom’s Highway – Scribner/Simon & Schuster

Chuck D dei Public Enemy consiglia I'll Take You There/Mavis Staples, The Staple Singers, And The March Up Freedom's Highway
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