«La strada collettiva è un progetto per il quale ho coinvolto undici artisti, provenienti da ambiti eterogenei, nella formazione di una micro comunità del sogno guidato, per sette giorni. Guarigione, trasmutazione del pesante in leggero, spostamento istantaneo del punto di vista, alleggerimento del corpo, germogliare: ogni cosa diviene possibile a partire dall’istante in cui si prova per la prima volta la sensazione di essere coscienti di stare sognando. Questo è il sogno lucido. Apprendere il sogno lucido apre istantaneamente ad una differente percezione del mondo»: la performer, coreografa e danzatrice Francesca Proia rievoca la singolare esperienza realizzata al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, in occasione dell’edizione 2012 del Festival Homunculus da lei diretto.
A partire da quelle incatalogabili, appartate, preziose giornate Francesca Proia (già assistente alle coreografie e performer nel progetto Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci | Socìetas Raffaello Sanzio e danzatrice butoh con Masaki Iwana e con la compagnia Habillé d’eau) ha realizzato, assieme ad Anastasia Mostacci e Adele Cacciagrano, un libro omonimo che ne prosegue e articola l’indagine. La strada collettiva sarà presentato mercoledì 3 giugno alle ore 16 al Mar di Ravenna, dove l’esperienza è iniziata.
A pochi metri di distanza (presso il Planetario e i Giardini Pubblici della città) nel mese di giugno Francesca Proia, in collaborazione con Danilo Conti (autore, attore, regista e terapista shiatsu) e Antonella Piroli (artista visiva, autrice e attrice), organizzerà Scuola Solare, un atelier per bambini dai 6 agli 11 anni che intende proporre «un percorso esperienziale legato all’arte e alla propriocezione corporea»: yoga, teatro di figura, arti figurative e astronomia è ciò che praticheranno i giovani partecipanti.
MICHELE PASCARELLA
Info: http://francescaproia.tumblr.com/ e http://tanticosiprogetti.tumblr.com/