“Sono un uomo felice e fortunato”. Con queste parole, visibilmente commosso, Marino Golinelli ha presentato alla stampa l’Opificio che porta il suo nome, un vero e proprio Centro per la conoscenza e la cultura, che il filantropo bolognese ha regalato alla sua città e all’Italia tutta: 9000 metri quadri complessivi che dal prossimo ottobre ospiteranno gli uffici e tutte le attività della Fondazione Golinelli. L’edificio sorge sull’area dell’ex Fonderia Sabiem, una struttura sapientemente recuperata e destinata a essere il primo tassello di una più ampia riqualificazione dell’area a ridosso dell’Ospedale Maggiore, da tempo lasciata all’incuria e al degrado. “Esterno locale, interno globale”, è questa la visione che ha guidato la progettazione dell’edificio, concepito come metafora di una città smart, vero e proprio acceleratore della società verso il futuro. Le attività della Fondazione si dividono tra: “Scuola delle idee”, uno spazio ludico e interattivo per valorizzare la creatività di bambini dai 18 mesi; “Scienze in pratica”, rivolto agli adolescenti, per far sì che possano fare concrete sperimentazioni in un laboratorio modernamente attrezzato accendendo la passione per scienza e tecnologia; “Educare a educare” è, invece, il programma pensato per gli insegnanti, per formargli a una didattica in un costante dialogo fra le discipline scientifiche e umanistiche; in fine c’è il “Giardino delle imprese” che propone attività educative e formative per avvicinare i ragazzi dei licei, degli istituti tecnici e universitari all’imprenditorialità sperimentando percorsi concreti negli acceleratori e mettendosi in gioco per la determinazione delle proprie aspirazioni. «Con l’apertura di Opificio – sottolinea Marino Golinelli – si realizza il mio sogno di investire nel futuro di tutti: un’iniziativa concreta per prepararsi a vivere in un mondo diverso, globale, complesso, imprevedibile. Un luogo fisico dove i ragazzi si costruiscono un bagaglio di valori etici del lavoro, dello studio, della responsabilità sociale e civile, annullando i timori del futuro. Una realizzazione visionaria, uno spazio di ricerca e sperimentazione per imparare ad affrontare in modo consapevole il perché della vita. Opificio sarà per la Fondazione Golinelli punto di partenza e non punto di arrivo”.
LEONARDO REGANO