L’inizio di maggio ci mette l’acquolina alla bocca. Sì, arrivano ciliegie, fragole e albicocche, si sbocconcellano fave e pecorino, si apre l’Expo con il nobile tema di Nutrire il Pianeta ma le vere primizie ce le offre il XVII° FUTURE FILM FESTIVAL (Bologna, 5/10 maggio), ossia il più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, cinema, videogame e che, come l’esposizione mondiale di Milano, affronta quest’anno il tema del cibo.
Dopo avere presentato nelle edizioni precedenti pellicole che ruotano attorno alla fine del mondo, all’avvento dei mostri e alle città del futuro la rassegna bolognese getta il suo famelico sguardo sul cibo con la rassegna EAT THE FUTURE. «Dimenticate il topo Remy di Ratatouille, perché spesso, nella storia del cinema, la tavola è diventata un campo di battaglia tra l’uomo e l’alimento, con inevitabili inversioni di ruolo tra chi mangia e chi è mangiato» spiegano i direttori artistici Oscar Cosulich e Giulietta.
Gli animation-movie che si potranno gustare mescolano le tematiche d’obbligo fantasy, a quelle del cibo/gola/fame in maniera sempre non convenzionale come fanno alcuni dei titoli annunciati in concorso: si potrà scoprire se esiste un paradiso dei conigli nel delicato Beyond Beyond di Esben Toft Jacobsen, o si potrà vedere uscire di tutto dalla bocca di Damien, il protagonista della commedia satanica spagnola Possessed, un cocktail postmoderno ed anarchico tra flamenco e diavoli girato a passo uno e tutto in plastilina.
E poi state pronti ad animali giganteschi, gelati assassini e alieni affamati. Le visioni non saranno delle più ottimistiche perché, se come sostiene Daniel Pennac in uno dei suoi romanzi «Oggi l’uomo non mangia più l’uomo unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi» toccherà al festival essere più feroce dei giudici di Masterchef affrontando il tema dell’alimentazione attraverso la lente dei generi cinematografici che gli sono più congeniali: la fantascienza e l’horror. Una indigestione di (im)possibili scenari futuri assicurato anche da una gustosa retrospettiva di cult-movie: cinque film rari tra cui Il cibo degli Dei tratto da un racconto di H. G. Wells, che propone la minaccia di una misteriosa sostanza liquida e cremosa o 2022: I sopravvissuti, film del 1973 che descrive un futuro sovrappopolato in cui opera la Soylent, multinazionale produttrice di cibo sintetico.
Tra le rarità c’è l’opportunità di vedere l’esordio del futuro re del box office Peter Jackson (Il Signore degli Anelli), con il suo mitico Fuori di testa / Bad Taste del 1987, esilarante film low budget, splatter e demenziale che narra di alieni che accumulano cadaveri di terrestri per inaugurare una catena di fast-food intergalattica specializzata in saporiti piatti a base di carne umana. Segnaliamo volentieri anche Song of the Sea, che aprirà il menù del festival, film di altissima caratura già candidato al premio Oscar 2015 e ispirato alle leggende irlandesi diretto da Tomm Moore, la più grande promessa del cinema d’animazione contemporaneo.
Nato nel 1999 a Bologna, il Future Film Festival si è affermato come punto di riferimento per lo sguardo al futuro del cinema, ma non solo. Due anche quest’anno le sezioni competitive del Festival: il Concorso Lungometraggi, cui parteciperanno 10 titoli a caccia del Platinum Grand Prize e il Future Film Short riservato ai corti. Buon divertimento e non perdetevi le anteprime; unico consiglio, come si dice per le occasioni come questa dove non è previsto il buffet (se non chili di popcorn, cibo da cinema per eccellenza), venite mangiati. Da chi lo deciderete guardando i film.
Bologna, 5/10 maggio, FUTURE FILM FESTIVAL, Cinema Lumière – Cineteca di Bologna, piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/b. Info: futurefilmfestival.org