Il critico e storico dell’arte Enrico Crispolti – che ha anche curato l’introduzione del libro – a presentare venerdì 15 maggio, alle 18.30, al MIC di Faenza Le faenze di Lucio Fontana di Irene Biolchini. Il volume, appena pubblicato dalle Edizioni del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, esamina la tarda produzione dell’artista, le sue collaborazioni e le committenze private, attraverso il caso della Tomba Melandri che fu costruita nel Cimitero di Faenza su committenza dell’imprenditore Antonio Melandri di origini faentine e residente a Milano.
La novità presentata in questo testo è la scoperta della ricercatrice Irene Biolchini che ha recuperato dagli archivi del catasto del comune di Faenza un documento inedito. La nuova fonte e una serie di interviste a personaggi chiave della vicenda, hanno permesso di ridatare l’opera al 1960 e ricostruire la rete di collaboratori che Fontana selezionò per realizzarla, rendendo esplicito il contributo di Nanni Valentini e Giuseppe Spagnulo, escludendo Carlo Zauli. L’opera era rimasta pressoché sconosciuta all’interno della produzione di Lucio Fontana, fino al 2006, quando finalmente è stata inserita nell’ultima versione del catalogo generale dell’artista. Lucio Fontana aveva già avuto relazioni con Faenza e con la ceramica nel 1952, quando vinse il premio Enapi al Concorso Internazionale della Ceramica Contemporanea del Museo Internazionale delle ceramiche con il Crocifisso nero e oro esposto ora nelle collezioni del Museo faentino.
Il 16 maggio, inoltre, Irene Biolchini effettuerà una visita guidata gratuita e aperta a tutti alla Tomba Melandri. L’appuntamento davanti alla chiesa del cimitero di Faenza alle 10.30.
15 e 16 maggio – Faenza (RA), Museo Internazionale delle Ceramiche, viale Baccarini 19 – info: micfaenza.org