La spugna che si magna

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150px-Luffa_spongeOggi vi parlerò di una cucurbitacea assai interessante, la luffa (Luffa aegyptiaca), da cui si ricavano ottime spugne vegetali. Tali spugne, ottime per il corpo ma anche per lavare i piatti, si trovano in commercio, a prezzi variabili, ma si possono produrre da sé, coltivando la pianta e diffondendone i semi tra gli amici giardinieri.

I semi, infatti, non sono facilmente reperibili, ogni frutto ne contiene pochi e non tutti germinano. Questa particolare zucchetta, originaria dei climi tropicali, ama il sole e il calore intenso, esige terra ben concimata e sostegni alti su cui arrampicarsi (può arrivare a 9 m di altezza!); in pianura dà generalmente frutti più grandi e numerosi.

E veniamo ai frutti: simili a zucchine, sono commestibili finchè non sono maturi, si mangiano fritti o saltati (interi o a fette, a seconda delle dimensioni), oppure grattugiati in minestre e frittate. Devono essere sbucciati i frutti più lunghi di 10 cm, perché la scorza è amara.

Per ottenere le spugne, invece, i frutti vanno lasciati seccare sulla pianta finché la buccia esterna diventa marrone e si stacca facilmente, scoprendo il corpo fibroso che si usa come spugna: a questo punto potete usarla, intera o tagliata a fette rotonde, ma ricordatevi prima di salvare i semi!