Il testo Un volto senza armi è una dedica scritta da Elfriede Jelinek per il volto di Isabelle Huppert, protagonista del film La pianista di Michael Haneke (2001), tratto dall’omonimo romanzo di Elfriede Jelinek (1983) e da lì, alla forza del volto delle attrici.
«Lo scritto che Jelinek ha dedicato al volto di Isabelle Huppert può essere visto come un saggio sul lavoro dell’attore. Al riguardo però la scrittrice non dà indicazioni né sulla tecnica né sulla funzione di Huppert interprete ma, riportando dei fatti, ci conduce ad accostare l’essenza del suo essere attrice all’essenza della sua persona. D’altronde questa è la principale qualità attoriale: una profonda nettezza personale che genera ampia accoglienza. Jelinek si muove dunque attorno ad una base molto solida: la precisa qualità di Isabelle Huppert. Ed è questa forza centrale e tonica che permette alla scrittrice le evoluzioni narrative che fanno bramare al lettore il volto dell’attrice. Per condividere con il pubblico questa articolazione di movimenti ho immaginato un preludio alla visone de “La pianista” che possa fare inciampare nella semplicità dei meccanismi attoriali».
Fiorenza Menni
«Mentre vi guarda, il volto di Isabelle Huppert scioglie la contraddizione che gli è propria e che fino a quel momento incarnava. Immagine positiva e negativa. Pellicola che non avrebbe neanche più bisogno di essere sviluppata. E una di quelle attrici che hanno la testa ben piantata sulle spalle pur perdendola in continuazione».
Elfriede Jelinek
24 Gennaio, Lido Adriano (RA), Cisim, Viale Giuseppe Parini 48, ore 21 – Info: 389 6697082, ccisim.it, festivalfocusjelinek.it