Chi sono coloro che da 25 anni si oppongono al progetto Tav Torino-Lione? Qui di Daniele Gaglianone, in programmazione il 21 gennaio alla sala Wenders del Supercinema di Santarcangelo, parte da questo interrogativo.
E si sofferma su dieci storie: quelle di un sindaco, uno dei tanti che si sono schierati in prima fila con i manifestanti; di uno speaker radiofonico, lo stesso che era in collegamento telefonico con Luca Abbà il 27 febbraio 2012 quando l’anarchico valsusino precipitò dal traliccio sul quale si era arrampicato; di una popolare esponente del volontariato sociale locale, che con il suo gruppo “Cattolici per la vita” conduce una sessione di preghiera a due metri dalle assordanti trivelle; di un consigliere comunale e coltivatore di castagne; di una signora che gestisce un agriturismo, di un informatico con la passione per la fotografia.
Si tratta di 10 cittadini qualsiasi, che hanno scelto di lottare, ogni giorno. 10 ritratti, fatti di parole e silenzi, che raccontano la stessa amara scoperta: il tradimento della politica nazionale, accusata di aver abbandonato i cittadini al loro destino, lasciandoli soli a vedersela con la polizia antisommossa.
La serata fa parte della rassegna Cinema Incontri ed è organizzata da (in collaborazione con la Fice Emilia-Romagna) dall’associazione Dogville.
“Un episodio inquietante, ha toccato da vicino anche la provincia di Rimini esattamente un anno fa (17 gennaio 2014), – spiegano gli organizzatori – quando ebbe luogo l’attentato incendiario che portò alla distruzione di due automezzi della ditta Emir di Villa Verucchio (gruppo Cbr) mentre inneschi e taniche di benzina furono ritrovati su tutti gli altri mezzi dell’azienda che si occupa di lavorati in pietra e che fino a due anni prima era collegata alla Cmc, ditta impegnata nei lavori per la Tav in Val di Susa e direttamente chiamata in causa nel messaggio con cui gli attentatori hanno rivendicato l’episodio incendiario.
La prossima settimana (28 gennaio) invece, si celebrerà a Torino il processo a carico di uno dei più noti testimoni No Tav – in questo caso non valsusino -, ovvero lo scrittore Erri De Luca, accusato di istigazione al sabotaggio per alcune frasi pronunciate in interviste all’Huffington Post e all’Ansa. Proprio in questi giorni è uscito per Feltrinelli il libro (La parola contraria) in cui De Luca ricostruisce la vicenda che lo ha portato all’incriminazione e difende il proprio diritto ad esprimersi liberamente: “Ho espresso la mia opinione – scrive – e vogliono condannarmi per questo. Vittima per ora è l’articolo 21 della Costituzione italiana”.
21 gennaio, Santarcangelo (RN), Qui di Daniele Gaglianone, Supercinema, piazza Marconi 1, ore 21. Info: 0541 622454, supercinemasantarcangelo.com