Ultimi giorni per vedere “La ceramica che cambia”

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Nanni Valentini, Totem graffito, 1957, terracotta dipinta
Nanni Valentini, Totem graffito, 1957, terracotta dipinta
Nanni Valentini, Totem graffito, 1957, terracotta dipinta

Ultimissimi giorni per vedere La ceramica che cambia. La mostra rimane allestita al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza solo fino al 1° febbraio.

Circa 120 opere di 80 artisti, di cui 70 lavori provenienti dagli archivi del Mic e 50 da collezioni private che raccontano come, dal secondo dopoguerra in avanti, l’approccio alla tecnica ceramica sia cambiato e si sia elevato dall’oggetto d’uso alla scultura, grazie all’insegnamento di Arturo Martini, ma anche grazie, all’istituzione del Premio Faenza – Concorso Internazionale della ceramica d’arte contemporanea istituito nel 1932. In mostra opere di Leoncillo, Meleotti, Fontana, Nanni Valentini, Sebastian Matta, Baj  Spagnulo, Zauli, ma anche molte rarità, tra cui alcune sculture di Salvatore Meli non esposte da quarant’anni e un inedito di Asger Jorn del 1972.

“Questa mostra ci ha regalato molte gratificazioni – spiega Claudia Casali – Questa è stata una mostra importante per la storiografia della scultura ceramica il cui valore non si esaurisce solo con la sua chiusura. Quest’anno il MIC presterà molte opere a quella che sarà il proseguimento europeo de “La ceramica che cambia” una grande mostra sulla scultura ceramica europea curata dal Bonnefantenmuseum di Maastricht, La Citè della Ceramica di Sevrè e dalla Maison Rouge di Parigi”.

In occasione della chiusura della mostra è stata organizzata per venerdì 30 gennaio, alle 18, una visita guidata aperitivo straordinaria come sempre compresa nel biglietto di ingresso della mostra.

Infine domenica 1 febbraio, alle 10.30 si conclude il ciclo di visite guidate aperitivo dedicato a i grandi protagonisti de “La ceramica che cambia” condotto dalla direttrice Claudia Casali.

Questa volta tocca a Nanni Valentini, altro nome importante della scultura italiana informale che vince il Premio Faenza nel 1956 che nel 1957 si trasferisce a Milano dove frequenta Lucio Fontana, Albert Diato e Arnaldo e Gio’ Pomodoro e Ettore Sottsass jr.

Fino al 1° febbraio – Faenza (RA), Museo Internazionale delle Ceramiche, viale Baccarini 19 – apertura mar-ven 10-13.30, sab e dom 10-17.30 – Visite guidate aperitivo: venerdì 30 gennaio, ore 18, domenica 1 febbraio, ore 10.30 – Info: 0546 697311, micfaenza.org