“Se tutto è una macchina, c’è un tempo in cui il funzionamento della macchina diventa così odioso, ti fa sentire così male al cuore, che non possiamo più partecipare; non possiamo neanche partecipare passivamente, dobbiamo mettere i nostri corpi in mezzo alle ruote e agli ingranaggi, sulle leve, su tutto l’apparato, dobbiamo farlo finire. E dobbiamo dire chiaramente a chi sta guidando tutta la macchina, a quelli che ne sono i padroni, che a meno di non essere liberi, impediremo a tutta questa macchina di funzionare.” La parola d’ordine dell’ottava edizione di Some Prefer Cake è crescita intesa come consapevolezza basata sulla stima di sé, di essere esattamente ciò che si vuole diventare: la Kermesse è dedicata alla scrittrice afro-americana Audre Lorde che con le sue opere voleva affermare il valore della differenza, al di là dell’appartenenza a categorie date; ecco il fil rouge che le direttici artistiche del festival, Luki Massa e Marta Benchic hanno scelto per selezionare i 46 film in programma al nuovo cinema Nosadella. Il manifesto ha il volto patinato e leggero di una modella e vj australiana dai grandi occhi blu e labbra carnose. Ha lo sguardo sicuro e fiero, Ruby Rose, quasi fosse l’altra faccia della stessa medaglia, l’ultimo grido in fatto di rivoluzione sessuale: non è solo lotta e sofferenza l’affermazione di sé. Giunta al successo nel 2002, arrivando seconda ad un concorso di bellezza, il Girlfriend Model Search, preceduta dalla top model Catherine McNeil che da allora è anche la sua fidanzata, fa coming out a soli 12 anni e racconta che la madre ha accettato subito il suo orientamento sessuale: « Ho sempre saputo di essere lesbica, anche alla scuola primaria. Sapevo di non essere interessata ai ragazzi, mentre provavo qualcosa per le donne. Quando ho iniziato le superiori e l’ho detto a mia madre, lei ha semplicemente risposto ‘Lo so, l’ho sempre saputo’. In realtà prima ho fatto coming out con un paio di amici, poi la notizia si è diffusa e a 15 anni tutti sapevano del mio orientamento sessuale, anche le insegnanti»
Si parte oggi, mercoledì 17 settembre, alle 18 con 6 corti (di cui 4 prime nazionali).L’inaugurazione ufficiale è prevista alle 20 dove presenzierà anche Simona Lembi, Presidente del Consiglio Comunale di Bologna. A seguire è in programma alle 20.30 la performance di danza Tango Queer e la proiezione di “Les adieux à la reine”, il colossal che ha aperto la 62° edizione del Festival di Berlino. Giovedì 18 settembre Some Prefer Cake propone documentari e fiction che narrano storie di donne e lesbiche che fanno rete, tra cui il documentario “Rebel Menopause” di Adele Tulli, figlia di Serena Dandini, dedicato a Thérèse Clerc, femminista e attivista parigina che sarà presente in sala insieme alla regista italiana (ore 18.00). Si vedrà il film sulla scrittrice francese Violetta Leduc e in prima italiana arriverà “The Worlds of Berenice Bing” un documentario sulla pittrice cino-americana Berenice Bing e sull’importanza della sua arte nel movimento beat di North Beach di San Francisco.
da mercoledì 17 settembre, Bologna, Some Prefer Cake, Nuovo Cinema Nosadella, via dello Scalo 21, dalle 18, someprefercakefestival.com
Antonella Garro
Molto interessante! Se fossi a Bologna ci farei sicuramente un salto!
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