Anna Calvi, una diva epica post litteram

0
930
Anna Calvi
Anna Calvi
Anna Calvi

Dopo qualche anno Anna Calvi ha già tutte le cratteristiche delle diva. Scoperta da Brian Eno (che l’ha scelta e prodotta) e Nick Cave, Anna Calvi, cantautrice e chitarrista britannica si presenta al pubblico di Ravenna Festival dal palcoscenico della Rocca Brancaleone (in collaborazione di Bronson Produzioni).

Stasera 20 giugno (alle 21.30) proporrà le tracce del suo secondo lavoro, l’album One Breath, pubblicato l’anno scorso, accompagnata dall’inseparabile chitarra e dalla band composta da Mally Harpaz polistrumentista, Alex Thomas percussioni e Glenn Callaghan alle tastiere.

One Breath: disco personale e sperimentale, scritto quasi di getto nel segno di un’inquietudine creativa che porta la rocker a cogliere le suggestioni più diverse, dalla musica africana a quella di John Adams, soprattutto in Sing to me, omaggio a Maria Callas. Tutto filtrato e modellato dalla sua voce personale e dal suono incisivo della sua Stratocaster.

“Ho intitolato l’album in questo modo perché quella canzone riassume la sensazione di essere al culmine di qualcosa. È il momento – spiega Anna Calvi – prima in cui devi aprirti, ed è così terrificante. È spaventoso ed emozionante. È anche pieno di speranza, perché qualsiasi cosa accadrà non è ancora accaduta”. E ancora aggiunge: “L’anno in cui ho scritto questo disco è stato duro, pur sempre un’esperienza istruttiva. Mi sono sentita, in un certo senso, di scrivere in maniera diversa, alla fine qualcosa di buono sarebbe uscito fuori. Il primo album è stato una chiara dichiarazione: ‘Questo è quello che sono, sono forte’, considerando questa affermazione più in relazione all’uso della musica, per provare a dare un senso a ciò che mi stava accadendo. È più personale”.

Il 15 luglio Anna Calvi pubblicherà un EP di cinque cover intitolato Strange Weather. Prodotto da Thomas Bartlett (The National, Antony and the Johnsons, Sam Amidon) e registrato a New York, l’EP contiene le cover di brani dei ‘Suicide’, David Bowie, FKA twigs, Connan Mockasin  e vede la collaborazione di David Byrne al brano di Keren Ann che dà il titolo all’EP, ‘Strange Weather’ appunto. La cover di ‘Ghost Rider’ dei Suicide è stata registrata con il batterista Matt Johnson (Jeff Buckley) e Nico Muhly ha contribuito agli arrangiamenti d’archi per il brano d’apertura. “Collaborare con Byrne per me è stato un onore incredibile. Mi ha scoperto durante il tour dell’ultimo album a New York, durante uno show alla Bowery Ballroom. Da allora ha iniziato a seguirmi, si è innamorato di entrambi i miei dischi e ha chiesto di fare qualcosa insieme. Da fan dei Talking Heads sapere di avere un fan come David Byrne per me è stato scioccante. Ma alla fine è andato tutto bene”. E il fondatore dei Talking Heads ricambia: “Sono un grande fan dei due album di Anna… e l’ho vista in tour dopo il suo primo album qui a New York al Bowery Ballroom. ‘Epica’ penso sia la parola giusta che viene spesso usata”.

 

20 giugno, Ravenna, Rocca Brancaleone, ore 21.30, info :  0544 249244, ingresso 25 euro