Un viaggio alla scoperta del Maha Kumbh Mela, ovvero il più grande raduno religioso al mondo. Questo l’intento che, nel febbraio 2013, ha mosso il giornalista e filmmaker Roberto Rizzente a partire per l’India e ad attraversarla allo scopo di immortalare la miriade incredibile di persone convenute a tale evento spirituale. Oltre cento milioni di individui hanno infatti partecipato alla manifestazione induista, facendola altresì diventare l’adunanza umana di maggiore entità sul Pianeta.
Pertanto, dintorno le rive e fra le acque dei tre fiumi sacri all’Induismo e agli asceti Sadhu (ossia Gange, Yamuna e l’invisibile ancorché mitologico Saraswati), si sono riversati una marea di pellegrini dediti a purificarsi attraverso abluzioni e bagni, recitando preghiere ed effettuando danze, processioni e assorte ritualità.Ne sono nati migliaia di scatti fotografici da parte di Rizzente, striati di molteplici tinte ed esotismi profumati, sospesi spesso tra panorami fluidi che si effondono lungo direttrici d’orizzonti indefettibili. E nel cui alveo scorrono Corpi e Volti, trascoloranti vesti e sobrie nudità, atmosfere luminescenti e variazioni d’ombre; ricchezze di sfumature senza fine, rapprese nella composita umanità di cui l’occhio dell’Autore è sentito medium.
Eppure a riguardare in seguito tanta turbinante varietà di vite, ad un tratto l’attenzione è stata colta dalle molte immagini in cui – causa mere ragioni di ordine pratico – si vedevano una moltitudine di donne e uomini fotografati di spalle, di lato, coperti magari da velari, cenci e scuri riflessi: specie mentre erano immersi in un corso d’acque o semplicemente vicino a esso. Di un apparente problema, Damiano Pignedoli – curatore della mostra in questione – ne ha voluto allora fare una forza, virandolo in termini di costruttiva possibilità espositiva.
Da qui, la decisione di concentrarsi sulle donne dell’India a fronte, in particolare, dei drammi e delle tragedie di violenta sopraffazione e morte a cui, da diverso tempo a questa parte, le cronache e certi reportage hanno iniziato a dare voce e maggiore diffusione.
È sorta così l’idea di un trascelto percorso visivo – da proporsi giusto per il festival Fotografia Europea 2014 – in cui tali presenze femminili si stagliano quali adombrate ma chiare protagoniste, ritratte “in modo tale che il loro volto non si veda. Quasi gliel’avessero tolto, levato via, perché la loro identità non conta. La mostra invece le restituisce invece alla ‘Visione’ nell’atto di porsi sull’infinito fluire di sacre acque e adiacenti lontananze, in cui i loro sguardi e gesti s’immergono liberati a prospettive di lucente alterità”.
Un articolato itinerario di immagini, dunque, accompagnate da un corredo di testi sulla questione femminile in India e da altri – scritti dal curatore – secondo suggestioni poetiche; in linea oltretutto coi temi a cui è intitolato il festival fotografico di Reggio Emilia, dove la mostra debutta per la prima volta assoluta: ovvero, Vedere. Uno sguardo infinito.
L’esposizione aprirà ai visitatori, sabato 3 maggio 2014 alle ore 16:00, presso gli accoglienti e gradevoli spazi dell’erboristeria Herbis Salus della naturopata e ambientalista Valeria Gualazzi: un luogo di pace, salute e benessere nel pieno del bel centro storico della città emiliana.
All’inaugurazione (e poi fino al 30 giugno), tra una degustazione rigorosamente vegetariana e all’insegna della salubrità (vino compreso…), si approfondiranno gli argomenti indiziati e i fautori di questa creazione maschile virata, con devozione e sensibilità, al femminile.
Roberto Rizzente è giornalista e filmmaker. Si occupa di Teatro e Spettacolo, Letteratura e Arti Visive in un’ottica multidisciplinare ed espansa, scrivendone su riviste quali “Hystrio” e “Nèura”. È uno dei fondatori di Nu de Dos Arte: collettivo eterogeneo e dinamico che opera in Italia e all’estero, con lavori presentati con successo a Torino, Milano, Atene, Budapest, Londra e New York.
Damiano Pignedoli si occupa professionalmente di Arte Cultura Editoria ed Eventi come Creativo, Autore ed Editor (off e on line), consulente e operatore artistico-culturale. Attualmente è Copywriter esterno per lo studio multidisciplinare Kalimera Communication Dept., nonché Project Manager ed Editor per l’avanguardistica casa editrice digitale Cue Press. Scrive di Teatro e Letteratura Drammatica, curando la collana online “Il dramma del mese”, per la testata “Dramma.It”. Il suo irregolare blog “Bearded Goby” è al link “beardedgoby.blogspot.com”.
3 maggio – 30 giugno 2014, Erboristeria Herbis Salus, Reggio Emilia, via dei Due Gobbi 5/A, info: fotografiaeuropea.it/off2014/mostre/roberto-rizzente