Ukyio-e significa in giapponese «Immagine del mondo fluttuante» ed è un particolare stile pittorico che, utilizzando la tecnica della stampa su blocchi di legno, s’impose nella città di Edo (l’odierna Tokyo) tra l’inizio del XVII e la fine del XIX secolo. Il termine, quanto mai suggestivo, esprime bene il concetto di arte onirica, mutevole, instabile, in continua metamorfosi ed era perciò perfetto per battezzare il sodalizio artistico nato non molto tempo fa tra due giovani ravennati, il musicista Luca Maria Baldini e la fotografa Silvia Bigi, che proprio questa idea di arte avevano in mente di rappresentare.
Tra le prime realizzazioni di Project Ukyio-e c’è la video-installazione primaverautunno: un affascinante viaggio nel mondo delle stagioni e della ciclicità del tempo. Primaverautunno è il racconto del cambiamento, dei movimenti impercettibili dell’anima, dei passaggi infiniti tra passato e presente, tra malinconia e leggerezza. Un racconto svolto con il linguaggio dell’infanzia, ricco di evocazioni fiabesche, di ricordi, nel quale la musica è come un panorama che suscita sensazioni fisiche, impalpabili ma intense.
Già presentato a Ravenna, a metà ottobre in occasione della Notte d’Oro, primaverautunno approda ora a Faenza, venerdì 29 e sabato 30 novembre, al Caffè Nove100 (corso Mazzini 69/a).
Dalle ore 19 il venerdì, e dalle ore 18.30 il sabato, si potrà partecipare alla video installazione, visibile e udibile in cuffia per un gruppo ristretto di 4 persone alla volta (durata 7 minuti circa).
Info: 0546-681014, info@nove100faenza.it, vimeo.com/ukyioe